Primarie Pd a Imola, obiettivo raggiungere settemila voti

Il giorno della sfida è arrivato e anche il Pd del territorio imolese si prepara ad andare alle urne. La partita è la segreteria nazionale. Una sfida a due che vede contendersi il testimone lasciato da Letta tra il presidente della regione Stefano Bonaccini e la sua ex vicepresidente Elly Schlein.

Bonaccini favorito

Salvo sorprese il presidente Bonaccini non dovrebbe avere grossi problemi a vincere anche questa sfida finale, almeno nei 24 circoli imolesi. Dalle consultazioni interne agli stessi circoli avvenute nelle prime due settimane di febbraio, gli 860 elettori di sinistra facenti parte del Pd e di Articolo 1, circa il 54,45% degli aventi diritto, Stefano Bonaccini ha ottenuto il 78,5%, Elly Schlein il 16,6%, Gianni Cuperlo 4,8% e Paola De Micheli lo 0,1%.

Gli iscritti al Pd, nel Circondario, sono circa 1.500. Il presidente ha così staccato a mani basse i contendenti anche grazie all’appoggio di tutto il gruppo dirigente del Circondario imolese, dal senatore Daniele Manca all’onorevole Raffaello De Brasi, passando per l’ex ministro Giuliano Poletti, la consigliera regionale Francesca Marchetti e la segretaria Francesca Degli Esposti, oltre agli otto sindaci Pd. La Schlein, invece, tra amministratori e personalità “coraggiose” ha incassato l’appoggio dell’assessora all’Ambiente di Imola Elisa Spada, non senza malumori e frizioni all’interno della lista, e di quello di Castel San Pietro, Fabrizio Dondi, oltre a Stefania Pernisa e Anna Pariani.

Quando e dove si vota

Adesso è il tempo del rush finale. Domani, infatti, dalle 8 del mattino alle 20 nei nove seggi del capoluogo imolese, nei cinque di Castel San Pietro, nei tre di Casalfiumanese e Borgo Tossignano, nei due di Dozza e Mordano e nei restanti singoli seggi allestiti nei territori di Castel Del Rio, Fontanelice, Medicina e Castel Guelfo si potrà andare a “crocettare” il nome del proprio candidato. Per farlo, però, oltre a un documento di riconoscimento si è tenuti a versare un contributo di 2 euro. Possono andare a votare tutte le persone italiane, provenienti da Paesi della Ue ed extra Ue ma residenti o con il permesso di soggiorno valido, che siano iscritti o non iscritti al Partito democratico, ma che dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del partito accettando di essere registrati nell’albo pubblico delle elettrici e degli elettori.

Volontari e risultati

«L’obiettivo è quello di riuscire ad arrivare vicino alla soglia delle ultime primarie del 2019 nel Circondario (che fu di 6.982 voti, ndr). Ci crediamo – sottolinea Francesca Degli Esposti, segretaria dell’Unione territoriale Pd Imola – perché questo percorso costituente portato avanti dal Pd non è importante solo per il Pd stesso, ma per tutto il paese».

«Ora che al governo c’è la destra della Meloni e di Salvini – prosegue – che con le loro scelte non stanno facendo nulla per abbattere le disuguaglianze e anzi fanno scelte scellerate vedi fondi per la sanità pubblica assolutamente insufficienti per garantire servizi universali di alta qualità, ora più che mai c’è bisogno di un partito di centro sinistra forte, coeso e pronto a mettere in campo proposte forti per il bene delle nostre comunità, con l’obiettivo di tornare al governo del nostro paese». Quindi, rimarca Degli Esposti, «è importante che ci sia larga partecipazione della scelta di chi sarà il nuovo segretario del Partito Democratico».

In attesa che le “urne” diano il responso, Degli Esposti ci tiene a rimarcare come l’impegno per la buona riuscita di queste consultazioni non manchi visto che «saranno oltre 200 i volontari che lavoreranno domenica 26 nei seggi per la buona riuscita delle primarie con i risultati – conclude – che dalle 21 inizieranno sicuramente a ufficializzarsi per arrivare attorno alle 22 ad avere un quadro molto certo».

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