Pri Cesena: "No a populismi sui dividendi Hera e le bollette shock"

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«Credere di risolvere o anche solo alleviare il problema di famiglie e imprese attingendo agli utili di Hera è un concetto orecchiabile ma non risolve nulla e aggiunge problemi a quelli già sul tappeto».

Sulla richiesta avanzata dalla Uil Regionale tramite il segretario Giuliano Zignani, il Pri di Cesena tramite Romano Fabbri invita a non cadere nella trappola del populismo.

«La Uil ha il merito di porre all’attenzione comune una tematica di stretta attualità. Ma la politica deve fare attenzione a non cadere nel facile populismo .

Dal punto di vista dell’equità, ma anche da una prospettiva macroeconomica, le scelte devono essere a livello Europeo o almeno nazionale . Le scelte a macchia di leopardo e su singole aziende erogatrici prese a caso senza tenere conto del posto che occupano nella filiera dei costi di acquisto prezzi ricaricati per la vendita dell’energia e conseguenti posizionamenti nella classifica degli utili è puro populismo per chi sa di cosa parla. Per altri è la solita storia del facile consenso che si ripete, basta che da qualunque parte si inventi una definizione orecchiabile di facile presa e tutti ripetono senza avere un’idea degli effetti concreti controproducenti. A nostro parere si dovrebbe sostenere i redditi ed i consumi delle famiglie e delle imprese che soffrono di più. La grande scelta è se una parte di questo sostegno debba essere finanziata con l’aumento dei disavanzi o da aumenti delle tasse per coloro che stanno meglio: cosa che avrebbe un effetto minore sull’inflazione».

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