Prestazioni fuori sede, Ausl Imola prevede una spesa di 4 milioni

È di 4 milioni e 136.800 euro la spesa che l’Azienda usl di Imola prevede di sostenere per il rimborso delle prestazioni sanitarie effettuate da strutture pubbliche e private per la diagnosi e la cura dei propri utenti e dei propri ricoverati nel corso del nuovo anno. Appoggi esterni che viale Amendola definisce «una reale necessità» per poter svolgere il proprio lavoro nel migliore dei modi.

Prestazioni per utenti

La fetta più significativa di questa spesa, pari a 2 milioni e 751.500 euro, fa riferimento alle prestazioni sanitarie da parte di strutture pubbliche e private per la diagnosi e la cura degli utenti dell’Ausl cittadina. Viale Amendola prevede di impiegare 2 milioni e 744.000 euro per prestazioni sanitarie fornite da altre aziende sanitarie della nostra regione, 3.000 euro per prestazioni sanitarie effettuate da aziende sanitarie di altre regioni, 2.000 euro per prestazioni sanitarie da parte di strutture private, e 2.000 euro per la somministrazione di emoderivati (più 500 euro per i bolli).

Va detto che a determinare questa spesa sono anche disposizioni che l’Ausl di Imola non adotta di propria iniziativa, ma a cui si deve rifare. Per esempio, è la circolare dell’Assessorato alla Salute della Regione Emilia-Romagna n. 8 del 17 luglio del 2005 a stabilire che i test che riguardano il programma di screening per la prevenzione e diagnosi precoce di tumori del collo dell’utero con Hpv Dna test debbano essere processati esclusivamente nelle sedi individuate a livello regionale, fra cui l’Azienda ospedaliero universitaria di Ferrara che fa da punto di riferimento per l’Area vasta centro.

Prestazioni per degenti

A questo importo si affiancano 1 milione e 385.300 euro per prestazioni sanitarie da parte di strutture pubbliche e private per la diagnosi e la cura dei degenti. Viale Amendola prevede di impiegare 1 milione e 370.000 euro per prestazioni sanitarie fornite da altre aziende sanitarie della nostra regione, 3.000 euro per prestazioni sanitarie effettuate da aziende sanitarie di altre regioni, 2.000 euro per prestazioni sanitarie da parte di strutture private, e 10.000 euro per consulenze sanitarie occasionali fornite da altre aziende sanitarie regionali (più 300 euro per i bolli).

Laboratorio metropolitano

Per tutte e due le categorie di prestazioni, una fra le voci di spesa è riferita all’acquisto delle prestazioni di laboratorio e di microbiologia, fornite rispettivamente dall’Azienda usl di Bologna e dall’Azienda ospedaliero-universitaria del capoluogo, in attuazione del progetto Lum-Laboratorio unico metropolitano.

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