Premio Marietta: Francesco Canu da chimico a cuoco

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Cinque anni fa aveva preso l’aereo ed era venuto dalla Sardegna a Forlimpopoli senza nessuna certezza. Anzi, solo con una speranza: cercare un lavoro. «Avevo una laurea in chimica e tecnologia farmaceutica, solo che alla voce professione mi ritrovavo scritto: disoccupato».
Francesco Canu, il protagonista della storia, casualmente era venuto a conoscenza di un concorso per cuochi dilettanti che si teneva in Romagna, nella città natale di Pellegrino Artusi, il Premio Marietta appunto.
«Decido di partecipare e mi presento con la ricetta: Culurgiones a ispighitta cun pumata, piatto agro-pastorale dell’Ogliastra».
Un piatto della tradizione sarda, la terra natale dello stesso Canu che è di Sassari. La ricetta strega la giuria e finisce nella cinquina delle finaliste. A quel punto a Francesco tocca la trasferta in Romagna per cucinarla, quella ricetta.
«Già per me venire a Casa Artusi era stata una grande soddisfazione». Stupore che si trasforma in gioia quando scopre di vincere la “competizione” conquistando i mille euro messi in palio da Conad. «Una vera sorpresa che non immaginavo – ricorda ancora oggi nitidamente Francesco –. Si trattava di ravioli di patate chiusi a spiga, i classici culurgiones, con salsa di pomodoro, piatto della sub regione dell’isola».
Sin qui siamo nella bella storia che dura un attimo. Il classico giorno da leoni che purtroppo finisce per confrontarsi con la dura realtà di un lavoro che però continua a non esserci. Ma qualcosa nel protagonista però cambia. Si insinua la consapevolezza che la strada tracciata per lui potrebbe non essere la farmaceutica, bensì il mondo del cibo. Tanto che oggi è divenuta proprio quella la sua professione.
La sua attualità infatti parla di un laboratorio artigianale di pasta fresca e panadas aperto a Sassari, dal nome “Francesco in.. pasta di Francesco Canu”.
«Sì, quella esperienza a Forlimpopoli mi ha segnato la vita, in tutti i sensi. Non provengo da una famiglia che lavora nel settore. La molla che ha fatto scattare la decisione di aprire un’attività commerciale in un momento storico in cui le difficoltà economiche e di carattere organizzativo non mancano è stata proprio la partecipazione al Premio Marietta per cuochi non professionisti in occasione della festa Artusiana. Il primo posto è stato una piccola grande soddisfazione, una forte iniezione alla mia autostima. E soprattutto ha risvegliato in me una passione che coltivavo sin da quando avevo dieci anni». Dunque, da cuoco dilettante a professione a tempo pieno, passando per la via artusiana di Forlimpopoli.

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