È salito a Premilcuore per capire cosa c’è alla base della clamorosa spaccatura che ha portato la sindaca Ursula Valmori a revocare l’incarico e le deleghe al suo vice Sauro Baruffi nominando al suo posto un esterno, Gioele Fabbri, presidente della cooperativa Ridolla. Jacopo Morrone, parlamentare della Lega, ha avuto un incontro con i consiglieri di maggioranza (ma non tutti erano presenti), la Giunta municipale e le due parti in causa. «L’obiettivo per cui mi sono mosso è che vogliamo mantenere la guida dell’Amministrazione anche per le prossime legislature perché Premilcuore, pur essendo uno dei comuni più piccoli della Romagna, è strategico sotto ogni punto di vista. Riguardo alla presa di posizione della sindaca Valmori, pur non volendo colpevolizzare nessuno, mi pare dettata da motivi caratteriali e personali, un errore, che quando l’ho appreso mi ha lasciato basito. Sauro Baruffi è un ottimo amministratore e la sua estromissione dalla carica è stato un atto non condiviso con nessuno». Il dado però è tratto, al posto di Baruffi c’è un nuovo vicesindaco che esclude ogni possibilità di tornare indietro. Un pantano vero e proprio ad una decina di mesi dalle elezioni amministrative da cui è difficile trovare una exit strategy. «Come ho detto ai presenti, la maggioranza adesso deve restare compatta e portare a termine il mandato ricevuto dagli elettori perché questa squadra di governo ha fatto un buon lavoro» aggiunge Morrone. D’accordo, ma poi? Il segretario della Lega Nord Romagna apre ad ogni possibilità, anche a quella che alle prossime elezioni il centrodestra si ripresenti per tentare il bis con una squadra diversa. «Vedremo se l’estate porterà a ricompattare un rapporto che fa parte della vita privata. Di questo però non mi occupo perché faccio politica e non altro. Se così non fosse dovremo avviare una riflessione trovando una persona che sia candidata a sindaco nella prossima legislatura in grado di unire e non dividere, anche se da parte nostra c’è la volontà di non escludere nessuno».

Premilcuore. Morrone guarda al 2024 anche senza Valmori
