Premiato capitano cesenate: ha progettato un nuovo drone militare

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Dietro il nuovo super drone dell’Aeronautica Militare Italiana c’è un’alta professionalità made in Cesena. È quella del capitano pilota Ettore Pasini, classe 1985, che ha dato prova di capacità straordinarie durante il primo volo del “Falco Xplorer”, tanto da conquistare la “medaglia di bronzo al merito aeronautico”, che gli è stata concessa il mese scorso con decreto del ministro della Difesa. La notizia è trapelata solo in questi giorni, ma la consegna deve ancora avvenire e finché non sarà autorizzato dai suoi superiori dell’Aeronautica il 35enne, nato a Cesena ma cresciuto a Cesenatico prima di spiccare il volo (e mai come in questo caso l’espressione non è solo figurata) non vuole rilasciare dichiarazioni.

«Competenze uniche in Italia»

Nel decreto con cui gli è stato conferito il prestigioso riconoscimento si elogiano con parole molto lusinghiere le sue «competenze tecniche e professionali uniche nell’intero panorama nazionale», che sono state messe a frutto per «definire, assieme ai tecnici dell’industria costruttrice (la famosa società “Leonardo”, ndr), le prove a terra e in aria, fino ad assicurare il successo del primo volo». Proprio in quel momento cruciale il capitano Pasini è riuscito a fronteggiare «alcune problematiche impreviste», che hanno fatto s’ che si sia dovuta «rimodulare la sequenza dei test e ridurre il tempo della prova». In particolare, il giovane specialista di pilotaggio remoto ha dimostrato «elevata perizia ed abilità nell’individuare e variare le tecniche di pilotaggio per adattarle alle nuove e più difficili condizioni di volo».

Un atterraggio difficile

Soprattutto - si legge sempre nel decreto del Ministero della Difesa - è stato magistrale «durante l’atterraggio, dove erano richiesti i flaps nella normale configurazione di avvicinamento, ma ad angolo di incidenza più basso e una velocità più alta del previsto». Grazie queste doti - viene evidenziato - il capitano Pasini «ha «contribuito in maniera determinante allo sviluppo delle capacità aeronautiche italiane, dando lustro e prestigio alla Nazione, all’Industria nazionale e all’Aeronautica Militare».


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