Predappio. Demolita la struttura in cartone per il centenario

Ci sono voluti oltre 26 chilometri di scotch per assemblare quasi 12 quintali di cartone della struttura effimera alta 11 metri e larga 18,5, progettata dall’artista francese Olivier Grossetete, in piazza Garibaldi. Costruita con la partecipazione dei cittadini per celebrare i 100 anni dell’anniversario della costruzione di Predappio ha cessato di esistere ieri poco dopo le 18. «La partecipazione è stata l’elemento più importante di questa costruzione effimera - spiega il sindaco Roberto Canali - con il coinvolgimento di oltre 300 volontari di tutte le età, dai bambini agli anziani, provenienti anche dalle frazioni. Purtroppo, abbiamo dovuto demolire questa costruzione effimera, come viene definita, perché questo è il metodo su cui si basano le opere di Grossetete che gira il mondo realizzando queste strutture e in base al quale era stipulato il contratto. È arrivato venerdì proveniente dal Portogallo e prossimamente mi ha detto che dovrà andare in Corea del Sud». Accolta dagli applausi e dal boato esultante delle persone coinvolte nei lavori e degli spettatori presenti, la monumentale struttura di cartone che celebra il centenario della fondazione di Predappio ha iniziato a campeggiare in Piazza Garibaldi dalle 18.30 di sabato. L’impatto visivo dell’opera, realizzata in scala 1:1 come riproduzione di una sezione delle arcate della piazza stessa, nella versione architettonica originaria, è stata dirompente dopo l’assemblaggio dei moduli predisposti durante gli atelier della settimana precedente grazie ai 5 viaggi effettuati dal bilico messo a disposizione dalla ditta Naldi di Predappio. Come è maturata l’idea di affidare a Olivier Grossetete (affiancato nell’occasione dai collaboratori Jean-Marie Bergey ed Emilie Larrue) la realizzazione di un’opera così particolarmente originale? «Ci è stato suggerito dalla nostra consigliera comunale Gloria Bardi che lavorando in Francia aveva visto opere simili di Grossetete, così a gennaio scorso - aggiunge il sindaco - abbiamo preso i primi contatti ma già la sua agenda era piena di appuntamenti, l’unico libero questo di luglio un po’ in anticipo rispetto al centenario di Predappio che arriva a fine agosto». Molto soddisfatto e anche per la numerosa partecipazione dei predappiesi Olivier Grossetete, 52enne parigino ma residente a Marsiglia che ha diretto le singole fasi impartendo istruzioni al megafono. «Abbiamo terminato la costruzione in tempi rapidi, cioè 6 ore e mezza, proprio grazie al buon lavoro di preparazione effettuato. Ieri il rito della demolizione dell’opera perché le persone sanno fin dall’inizio che si tratta di un oggetto effimero che può crollare con la pioggia oppure lo scotch può deteriorarsi con il caldo e il peso della struttura pian piano la farebbe collassare»

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