Predappio, 620 km in bici per la Romagna alluvionata

Romagna capitale. È l’inusuale ed inedito omaggio alla nostra terra martoriata dall’alluvione che ha voluto compiere il predappiese Andrea Brunelli, con una non stop di 621 chilometri in bicicletta, lungo tutto il perimetro del confine romagnolo con un dislivello di 8.335 metri che ha comportato un consumo di 14.200 calorie. Un’impresa portata a termine in 30 ore comprese le molte soste alle fontane e la fermata di 4 ore a Portico per la cena ed un veloce riposino. «Mi è venuta l’idea da una poesia di mio padre Antonio che scriveva le zirudelle in dialetto, una di queste recita: “Romagna, per tutti i tuoi borghi e le tue strade, si vede che sei vecchia, che il tempo passa, ma se il cuore si invecchia, si tempra l’amore, e a te mia Romagna, ti da più valore”. Lui è scomparso tre anni fa a causa il Covid. Sono partito da Predappio che è il centro perfetto della Romagna».

Partito da Predappio, Andrea Brunelli, ha toccato Cesenatico poi verso sud lungo tutta la riviera fino ai confini con le Marche e da Cattolica a Morciano e Montefiore Conca, discesa e salita a San Marino per inerpicarsi ancora al castello di San Leo e oltre fino al passo di Serra San Marco sopra Villagrande. Un breve sconfinamento nelle Marche a Carpegna, poi risalendo tutto il fiume Marecchia, i 19 chilometri in salita fino al monte Fumaiolo coi suoi 1.350 metri, Verghereto dalla Biancarda, e da San Piero in Bagno, il Carnaio. «Da Santa Sofia a Corniolo poi lo scollinamento della Braccina, discesa a Fiumicello nella vallata del Rabbi e su fino ai Trefaggi e Muraglione, per scendere a Portico, dove mi attendevano gli affetti più cari mia figlia Alisa 7 anni e Aliona, la moglie originaria della Bielorussia che mia ha chiesto di fare una sosta – racconta Andrea Brunelli – per non ridurmi come l’anno scorso quando sono stato costretto ad abbandonare il mio lungo giro in Toscana. Ad una richiesta dettata dall’amore non si può dire di no così mi sono fermato al Vecchio Convento per un riposo ed la cena». Ripartenza salendo al Vulcano del Monte Busca, gioiello della Romagna per il suo record di miniatura. Le frane hanno costretto il ciclista di Predappio a scendere fino a Modigliana, poi la breve, ma intensa salita del Beccugiano da Abeto, sconfinando in Toscana a Marradi, le ascese del Carnevale e del Paretaio, e da Fontanelice i Gessi, scendendo a Dozza, dove mancano ancora 200 chilometri di pianura fino alle Valli di Comacchio, e tutta la Romea e Adriatica fino alle stupende Saline di Cervia per un rientro a casa.

Commenti

Lascia un commento

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui