Postura scorretta, sport e stretching combattono i dolori associati
Dolori costanti, sordi, che appaiono di tanto in tanto: molti disturbi di cui tutti risentiamo in maniera differente possono essere dovuti a una postura scorretta; fastidi che possono influenzare negativamente la quotidianità di ognuno di noi provocando anche nervosismo, bisogno di maggiore riposo o addirittura depressione. Non esiste una postura corretta per eccellenza, ognuno necessita di trovarne una adatta alle caratteristiche del proprio corpo. Tutti, però, dobbiamo tener ben presente che esiste una forte correlazione tra postura e alcuni disturbi: «Cervicalgia, brachialgia e lombalgia sono i principali dolori legati a una postura scorretta – spiega Sara Vignoli, fisioterapista attiva sul ravennate –. Parliamo di una postura in posizione statica, in cui la muscolatura è attivata, ma che non è a riposo». Condizione che si verifica solitamente in chi svolge lavori in posizione eretta come le commesse alle casse del supermercato, per esempio, o in chi lavora in fabbrica e ripete costantemente un certo tipo di azione: «Quando ci trova a svolgere un movimento ripetitivo e di breve entità – continua la fisioterapista –, le leve muscolari non raggiungono il massimo dell’estensione e nemmeno un accorciamento completo, azione che permetterebbe loro di sviluppare il massimo della forza, proprio come quando ci si trova a fare un salto o una corsa. Se, invece, i muscoli compiono dei micro spostamenti non fanno altro che irrigidire il muscolo stesso, infatti, la fibra muscolare è concepita per essere allungata e accorciata, e se ciò non si verifica in maniera completa, a lungo andare, si fa sempre più fatica a sprigionare la forza e il muscolo si irrigidisce».
Tra i dolori più diffusi dovuti alla postura scorretta ci sono quelli riguardanti spalle e collo: «La cervicalgia comprende tutti quei dolori che coinvolgono trapezi, collo e colonna cervicale, ma anche i mal di testa possono essere il risultato di una posizione scorretta mantenuta a lungo, specie quando il dolore parte dalla nuca e si estende in avanti, verso la fronte».
Uno dei dolori più comuni è la lombalgia: «Si tratta di un male alla schiena bassa, che si manifesta sia quando si cammina, perché le anche sono strettamente correlate con il bacino; sia quando ci si piega in avanti, ma addirittura quando si sta seduti o sdraiati nel letto. Spesso piegare le gambe apporta un po’ di sollievo alla parte indolenzita».
Infine, la brachialgia: «Questa condizione si concentra sulle braccia, gomiti e mani, e si esprime sottoforma di dolore, fatica a compiere alcuni movimenti e con la presenza di formicolii soprattutto alle mani».
Anche il lavoro al computer è causa di un disturbo molto diffuso: «La sindrome del tunnel carpale è tipica in chi lavora parecchie ore al giorno davanti a un monitor; il movimento che si compie per spostare il mouse, se non è fatto in una maniera corretta, quindi appoggiando tutto il braccio e senza comprimere il polso, potrebbe creare un’infiammazione a tutti i muscoli, tendini e nervi implicati con il tunnel carpale».
A tutti questi fastidi si può porre rimedio con uno stile di vita sano, basato su un’attività fisica volta a rinforzare i muscoli e sullo stretching, attività che agisce sull’allungamento dei muscoli: «Molto spesso le persone pensano che non ci sia soluzione a questi dolori. Più di una volta mi sono sentita dire frasi del tipo: “Io faccio questo di lavoro ed è normale che mi venga male”, ma non è proprio così. Si possono fare tante cose per migliorare la situazione, in primis dedicarsi a uno sport, vanno bene tutti, basta che piaccia e che venga eseguito almeno un paio di volte a settimana. In linea di massima, ogni attività dovrebbe implicare anche lo stretching, ma se questo non è compreso, lo si può fare a parte individualmente, oppure iscrivendosi a quei corsi specifici, spesso tenuti da fisioterapisti, che hanno lo scopo di insegnare come e quando si fa e anche quali sono gli esercizi migliori in base alla propria condizione».