I lavoratori del porto di Ravenna sono in sciopero, oggi venerdì 10 febbraio, in seguito all’incidente mortale accaduto allo scalo di Trieste ieri giovedì 9 febbraio. Un incidente che “acuisce ulteriormente il dramma delle morti sul lavoro”. Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil trasporti assieme ai lavoratori dei porti di tutta Italia “piangono questa nuova vittima, partecipano al dolore della famiglia alla quale, attraverso le proprie strutture territoriali, forniranno tutto il supporto necessario e proclamano, in segno di lutto, lo sciopero nazionale di un’ora di tutti i lavoratori dei porti”. Sul Candiano dalle 12 alle 13. Occorre riflettere, sottolineano le sigle sindacali ravennati, per imporre, a partire dal governo, “un cambio di rotta sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”. L’ennesima tragedia coinvolge un lavoratore portuale, Paolo Borselli, di 58 anni, dipendente dell’Alpt di Trieste, che, stando ai primi rilievi delle indagini, è finito in mare con il muletto con il quale stava operando. “Gli incidenti sul lavoro- proseguono le parti sociali- non accennano a diminuire e continuano a registrare ancora vittime”. Per cui, se gli esiti delle indagini saranno utili a individuare le dinamiche e gli eventuali soggetti responsabili di tale tragedia, comunque “non restituiranno alla propria famiglia il lavoratore”. La sicurezza sul lavoro, concludono i sindacati, “assume un ruolo fondamentale e richiede la precisa applicazione di quanto già previsto dal Dl 272/99 e di tutte le ulteriori misure utili a contrastare gli incidenti in termini di prevenzione e di diffusione della cultura della sicurezza”.

Portuali di Ravenna in sciopero per incidente di Trieste
