Porto. Prima fase hub pronta nel 2024, sfida green per Ravenna

Il porto di Ravenna registra nel 2022 numeri record sia per la movimentazione merci che per il terminal passeggeri. E guarda al futuro forte dei diversi investimenti in corso, tra fondali, banchine e infrastrutture. E proprio sulle sfide del futuro si concentra l’incontro organizzato in città da Intesa Sanpaolo, Srm e Autorità di sistema portuale, con la presentazione del rapporto 2023 “Italian maritime economy”. L’economia del mare, parte dai dati la direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo Alessandra Florio, in Emilia-Romagna genera un valore aggiunto di 3,7 miliardi di euro e la logistica regionale conta 10.000 imprese con 91.000 addetti. Nel 2022 il porto di Ravenna ha registrato numeri “record sia in termini di merci movimentate che per le crociere”. A conferma di “quanto sia importante investire su questa infrastruttura che assicura al territorio proiezione internazionale e connessioni con il mondo”. Il futuro del Candiano, prosegue il direttore generale di Srm Massimo Deandreis, è “agganciato alla capacità di realizzazione dei progetti del Pnrr, oltre che al decollo della Zona logistica semplificata”. E “fondamentale sarà altresì la strategia di diventare sempre più uno scalo green”, anche per sviluppare il ruolo di hub di bunkeraggio nell’ambito dei combustibili alternativi”. Parole che fanno piacere al presidente dell’Autorità di sistema portuale Daniele Rossi: “Il porto- conferma- sta vivendo un momento di grande cambiamento” ed “entro il 2024 la conclusione di tutti i lavori della prima fase del progetto dell’Hub portuale”. E quindi “nuovi fondali, nuove banchine, nuove aree logistiche, collegamenti viari e ferroviari ampliati e servizi di eccellenza, com’è sempre stato nel nostro scalo”. Così come “grandi investimenti legati alla transizione energetica”. Il potenziamento delle infrastrutture, anche attraverso il porto di Ravenna, mette in luce il presidente della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna Giorgio Guberti, è “senza dubbio un driver fondamentale di sviluppo dell’economia locale e nazionale”. Ma, rimarca, si deve procedere “con sollecitudine” all’istituzione della Zona logistica semplificata, “un progetto speciale che andrà a beneficio, non solo del sistema del trasporto merci, ma del sistema imprenditoriale nel suo complesso”. Più nel dettaglio dello studio di Srm, Ravenna è da sempre un porto di riferimento dei Paesi che si affacciano sul Mar Nero e, in particolare dell’Ucraina e ha registrato una performance importante nonostante il conflitto. Nei primi sette mesi del 2023 ha totalizzato 15,6 milioni di tonnellate di merci, con “un lieve calo” del 4,9%, da ricondursi anche agli eventi meteorologici eccezionali che hanno causato interruzioni ai collegamenti stradali e ferroviari di ultimo e penultimo miglio. Riguardo al comparto passeggeri, si sono registrati 166.000 croceristi in aumento dell’85%.

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