Portico, picchiava e minacciava la ex con la motosega: condannato a 3 anni

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È stato dichiarato colpevole di averla maltrattata, di averla percossa, di aver usato violenza e di averle procurato lesioni. Azioni aggravate dalla crudeltà e dai futili motivi, procurando nella vittima, una donna di 54 anni di Cesenatico, uno stato di «particolare sofferenza fisica e psichica» a cui «fu sottoposta - si legge sempre negli atti del processo firmati dal giudice per le indagini preliminari Giorgio Di Giorgio - già dai primi anni della convivenza a causa dell’insostenibile condotta violenta e vessatoria dell’imputato». Al culmine degli episodi di violenza, lui, un uomo di origini tunisine di 41 anni (di cui non si svela il nome per ragioni di tutela della vittima), che conviveva insieme alla donna nel comune di Portico San Benedetto, l’aveva segregata in una casa isolata nel bosco, malmenandola e minacciando di ucciderla brandendo contro di lei la motosega accesa. Episodio accaduto lo scorso 10 aprile, quando lei, con un espediente, è riuscita a raggiungere l’ospedale di Cesenatico e poi a denunciare alle forze dell’ordine le violenze subite. Sofferenze e patimenti che hanno portato all’accoglimento pressoché completo delle istanze della pm Lucia Spirito, che aveva formulato una richiesta di pena di tre anni e otto mesi. Al termine del rito abbreviato, l’uomo ha riportato una pena di tre anni e quattro mesi, oltre al pagamento delle spese processuali e di custodia cautelare in carcere. Nel frattempo, il tunisino ha corrisposto il risarcimento economico e presentato le scuse alla parte offesa, che ha ritirato la querela e non si è costituita parte civile. Al momento, in esecuzione del Codice rosso, il tunisino si trova agli arresti domiciliari ed è inserito in un percorso di correzione per uomini maltrattanti. .

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