Vuole fare tornare le automobili sul Ponte di Tiberio e (pensa un po’) le critiche non arrivano dal centro sinistra. No. Il candidato sindaco del centro destra, Enzo Ceccarelli, finisce nel mirino del cosiddetto “fuoco amico”.
“Il Ponte è mio”
Allora. Ceccarelli ha incontrato i residenti di via Ducale e del Rione Clodio. La chiusura del Ponte di Tiberio e l’inversione del senso di marcia in via Bastioni Settentrionali (ora si viaggia da mare a monte) ha trasformato le strade “sotto casa” nell’unica porta di accesso per raggiungere la zona mare. La soluzione del candidato sindaco è costruita a quattro mani insieme a Gioenzo Renzi (Fratelli d’Italia): riapertura al traffico del Ponte di Tiberio, senso di marcia originale in via Bastioni settentrionali in attesa di un nuovo cavalcavia sul Marecchia.
“Questa è la più bella”
Alessandro Ravaglioli ha la tessera della Lega (anche se per queste elezioni si è preso una pausa dalla politica attiva) e fino all’ultimo “vertice romano” ha conteso a Ceccarelli la candidatura a sindaco. «La proposta di riaprire il Ponte di Tiberio al traffico – ha scritto sulla sua pagina Facebook – mi ha mandato di traverso il croissant. A questo punto ci dobbiamo aspettare un ritorno (delle auto) in piazza Tre Martiri».
Detto questo Ravaglioli sparge veleno sulla tastiera e calca sulle origini bellariesi di Ceccarelli. «I centri e i borghi storici per essere capiti vanno vissuti (non mi sembra che Bellaria sia presente nelle classifiche dei borghi più belli d’Italia) o studiati. Fosse solo il problema di comprarsi lo stradario di Rimini, ma qui mancano proprio i fondamentali».
Il braccio di ferro appassiona anche Bonfiglio Mariotti, candidato nelle liste di Gloria Lisi. «Se ci sono due cose buone fatte da Gnassi, una è la pedonalizzazione del Ponte di Tiberio. Doveva prevedere una viabilità alternativa? Sì. Ci penseremo noi. Ma non si può riaprire».
Fratelli d’Italia
La vicenda di via Ducale è seguita da mesi anche da Nicola Marcello (Fratelli d’Italia). Scrive infatti. «La prima cosa da fare è stoppare subito il caos in via Ducale, senza però invadere il quartiere Fiorani». Completa il ragionamento proponendo una «bretella di attraversamento del fiume Marecchia».