Nuovo aumento dei costi e nuova proroga nelle previsioni della fine lavori per il ponte di Piavola sul Borello.
Per il vicesindaco Raffaele Giovannini, che ha illustrato la situazione in consiglio comunale, anche su richiesta della consigliera di minoranza Ombretta Farneti, si può prevedere la conclusione per settembre/ottobre, col Comune che si sta assumendo direttamente il compito di completare i lavori. Inizialmente il termine dei lavori era previsto per settembre/ottobre 2022, slittato poi a fine 2022 per ritardi nell’esecuzione, aumento dei costi dei materiali necessari e problemi nel loro reperimento. Ma i problemi sono proseguiti.
Il consiglio comunale all’unanimità ha approvato un ulteriore stanziamento di 200.000 euro per il consolidamento del ponte di Piavola, cifra necessaria per l’aumento dei prezzi. Il progetto iniziale, ha ricordato Giovannini, era partito con una previsione di spesa di 800.000 euro, poi col primo decreto Aiuti, che imponeva l’adeguamento dei prezzi, si è passati a 980.000 euro e infine, con la legge di bilancio 2023 che obbligava all’adeguamento dei prezzi, si è arrivati a 1.180.000 euro. «In commissione – ha spiegato il vicesindaco – i dirigenti tecnici hanno tra l’altro fatto presente che il costo dell’acciaio, di 300.000 euro nel progetto iniziale, era andato a 570.000 euro. Il costo delle opere è aumentato, ma non è aumentato solo per il ponte di Piavola, è aumentato il costo per il centro sportivo, tutte le opere sono aumentate in modo esponenziale, per il rincaro delle materie prime».
Ha aggiunto Giovannini: «Abbiamo la previsione di terminare, salvo imprevisti, a settembre – ottobre dovremmo riuscire a terminare l’opera, possiamo rescindere il contratto e andare avanti direttamente noi con le opere. Tra l’altro le ultime opere che dovrebbero essere realizzate, e cioè i raccordi, i giunti, l’asfaltatura, l’impermeabilizzazione e le barriere, sono tutte lavorazioni che l’azienda attuale avrebbe dato in sub-appalto; per velocizzare questo processo andiamo noi direttamente a individuare le aziende, visto che siamo sottosoglia, e quindi a velocizzare ed eliminare la burocrazia».