Polpette avvelenate, altro cane ucciso a San Giovanni

Un altro cane avvelenato nel giro di pochi giorni, dopo i casi analoghi di questo inverno. Scatta l’allarme dei residenti che ora chiedono «un intervento» per fermare chi, secondo loro, è tornato a lanciare le polpette che uccidono gli amici a quattro zampe. A raccontare l’ultimo episodio, ovvero la morte di Jack, un setter bianco e nero ammazzato lunedì dal veleno, è la marignanese Alice Cecchini, nipote della proprietaria, la signora Maria, 81 anni, che vive in una casa in zona via Fossa del Mulino. «Jack aveva 17 anni. Da quando mio nonno è morto, lui era diventato una preziosa compagnia ed era molto socievole: non ha mai dato fastidio a nessuno. Non capisco proprio come qualcuno possa averlo voluto avvelenare». Jack era abituato a stare nel giardino di casa della signora Maria e a non uscire da solo. Tra l’altro di notte dormiva anche al chiuso. «Tutto è iniziato sabato scorso – racconta Alice -. Jack ha iniziato a rimettere quello che mangiava. Abbiamo contattato il nostro veterinario che, per tranquillizzarci, ci ha spiegato che poteva dipendere anche da qualcosa che aveva mangiato oppure un blocco intestinale. All’inizio non pensavamo si potesse trattare di avvelenamento. La domenica però Jack non stava ancora bene e mia nonna si è accorta che sembrava un pochettino tonto e barcollava. Il veterinario è riuscito a venire solo lunedì e ha visto subito che la situazione era grave portandolo poi in clinica per ulteriori accertamenti. Purtroppo Jack non è più tornato». Un altro cane è stato ucciso in modo analogo nei giorni scorsi, come conferma il veterinario che ha spiegato che mercoledì scorso è arrivato un cane colpito da avvelenamento. E non solo: perché le polpette avvelenate hanno colpito anche pochi mesi fa, uccidendo altri cani. «Quest’inverno si sono verificati diversi casi – confermano alcuni residenti della zona dove è stato ucciso Jack – e sono state ritrovate delle polpette avvelenate anche allo sgambatoio del parco Gaibarella».