Sindaco, assessori e presidente del consiglio ricevono un aumento (importante) dello stipendio e anche i consiglieri comunali battono cassa. Per ora si tratta solo di un ragionamento, ma il confronto fra i capigruppo è già stato avviato. Il Partito democratico non ha chiuso la porta, rinviando ogni ragionamento a momenti più opportuni.
La premessa
La settimana scorsa in commissione è stata approvata la variazione di bilancio con la quale è stato recepito l’aumento delle indennità di funzione dei sindaci e degli amministratori locali. Una novità contenuta nell’ultima finanziaria (si tratta quindi di soldi “girati” dallo Stato) contestata da Gioenzo Renzi (Fratelli d’Italia). Nel giro di tre anni, quindi, lo stipendio del sindaco passa da 70mila a 126mila euro (lordi), quello della vice da 52mila a 94mila, quello degli assessori e della presidente del consiglio comunale da 42mila e 76mila. Quest’anno l’aumento è del 45 per cento (205mila euro in totale), nel 2023 del 68 per cento (307mila euro), nel 2024 dell’80 per cento (448mila euro). Per Renzi si tratta di «cifre esagerate» perché gli amministratori hanno a disposizione dirigenti, staff, segreterie.
Succede questo
In vista del consiglio comunale di ieri sera, nei giorni scorsi si è messo in moto un ragionamento trasversale interno all’aula per riuscire ad adeguare anche le indennità dei singoli consiglieri comunali. In questo caso sarebbero somme a carico del Comune (anche se, va detto, di minore entità). Allo stato attuale una possibile proposta potrebbe essere quella di portare il gettone di presenza da 91 a 150 euro, quindi lo “stipendio” medio passerebbe da 5mila a 7mila euro all’anno. Il capogruppo del Partito democratico, Matteo Petrucci, ieri ha dichiarato. «Sono stato contattato da esponenti della minoranza per valutare la situazione». Risposta? «Siamo pronti ad aprire un dialogo, ma non in questo momento, vediamo prima come evolve la situazione socio-economica, quindi valutiamo l’aumento della indennità in un ambito di modifica del regolamento del consiglio comunale».
