Ravenna, polemica per le toppe al nuovo marciapiede di via Ravegnana

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Solo poche settimane fa i lavori per allargare i marciapiedi, aumentare la sicurezza e riqualificare la zona. Il tutto contestualmente all'intervento della strada parallela, via San Mama, dove l'introduzione della pista ciclabile e il conseguente senso unico aveva fatto discutere. Ora, in via Ravegnana, quelle banchine asfaltate più ampie e con panchine complete di fioriere, appaiono però malamente rammendate. Con asfalto stabilizzato che, oltre a un discutibile effetto estetico, non ne aumenta certamente la sicurezza. L'assessora ai Lavori pubblici, Federica Del Conte, però rassicura: «Abbiamo regolamenti ad hoc per ovviare a questi casi: il ripristino dovrà essere fatto a regola d'arte». Parliamo del tratto della Ravegnana compreso tra vicolo Plazzi e via Doberdò, con al centro l’incrocio con via Bassano del Grappa: qui da giorni ormai strisce nere di bitume nero coprono i buchi lasciati dai lavori dagli scavi appena terminati per rinnovare le tubature di acqua e metano. Il risultato - come detto esteticamente discutibile - ha lasciato interdetti i residenti. «E’ davvero brutto vedere quelle toppe sull’asfalto - si sfoga una residente che preferisce restare anonima - ma è peggio pensare che abbiamo speso anche parecchi soldi per rifare tutti i marciapiedi verso il Borgo e ora sembrano già vecchi. Mi chiedo: ma non si potevano fare i lavori delle tubature prima dei rifacimenti? O magari assieme, in modo da riasfaltare contemporaneamente? Forse ci sono ragioni che noi residenti non conosciamo, ma qui mi sembra una questione di semplice buon senso». «Sì è davvero brutto - racconta un anziano in attesa di attraversare la strada con la borsa della spesa - Ma da mesi osserviamo dubbiosi anche questa rotonda che ci divide da via Bassano Del Grappa. Il nuovo marciapiede lascia poco spazio alla manovra e molto spesso autobus o camion fanno fatica a girare, basta una vettura parcheggiata troppo vicina e si ferma tutto. Ma davvero non era possibile prevedere calcoli diversi?» . E c’è anche chi vorrebbe mettere dei paletti per evitare che qualche auto “impazzita” possa saltare la rotonda andando a sbattere contro negozi o abitazioni, ma soprattutto contro i pedoni. «Vorrei che qualche tecnico del Comune venisse a vedere con i propri occhi - racconta una residente - e che valutasse l’opportunità di mettere delle barriere anti sfondamento simili a quelle che si trovano davanti alle banche. Su certi temi la prevenzione non è mai troppa». La situazione sembra leggermente migliore invece in via San Mama, dove la nuova pista ciclabile ha effettivamente reso più sicuro il passaggio delle biciclette. Qui almeno i marciapiedi sono nuovi e sembrano tali. Il cambio della circolazione del traffico in un primo momento aveva creato dei malumori, ma ora sembra funzionare. L'assessora Del Conte però rassicura su quello che sarà lo scenario finale: «Troppe volte, in passato, è accaduto che si dovesse tornare ad intervenire su ambiti dove c'erano appena stati lavori pubblici. Per questo sono stati scritti regolamenti preventivi: se un'azienda o un ente ha necessità di procedere comunque a un'opera – spiega la componente di Giunta – può, ma a patto che ripristini a regola d'arte la situazione esistente prima del lavoro. Con tanto di deposito di fideiussioni di garanzia. Vigileremo perché ciò accada anche in questo caso. Sugli angoli di sterzata in corrispondenza della rotonda compiremo sopralluoghi, ma progettazione e verifiche di fine lavori avevano contemplato i passaggi opportuni».

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