Pola non è più riconosciuta: e una cervese non può ritirare l'auto

Cervia

È una odissea burocratica che non ha ancora conosciuto la parola fine, quella di una signora cervese la cui unica “colpa” è stata quella di nascere in Italia nel periodo sbagliato. Ileana Montini ha infatti avuto i natali a Pola nel 1940, quando ancora faceva parte del territorio italiano: alla fine della Seconda guerra mondiale la città è passata sotto l’amministrazione della Jugoslavia, mentre dal ’91 della Croazia. E per quanto possa sembrare assurdo, la giornalista e scrittrice di lungo corso è, a causa di alcuni cavilli burocratici, ancora in attesa dei documenti per diventare proprietaria di una vettura acquistata negli ultimi mesi in una concessionaria di Cesena.

Come spiega la stessa Montini, «a luglio ho comprato un’automobile, tra l’altro arrivata con grande ritardo per il Covid, ma non posso ottenere la targa perché il servizio telematico della Motorizzazione Civile elenca solo le città italiane e non le ex. Per aggirare il problema, l’agenzia che si occupa della pratica mi ha invitato a intestare il mezzo a un’altra persona, ma non lo trovo giusto. Così si manca di rispetto alla dignità delle persone. Già in passato, inoltre, avevo incontrato altri problemi, mettendoci oltre un mese per rinnovare la tessera sanitaria e diversi giorni per ottenere una nuova carta d’identità per cambio di residenza».

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