Poggio Torriana, la stagione teatrale al via dal 23 ottobre

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“Mentre vivevo è accaduto che anche il teatro mi abbia attraversato o continui ad attraversarmi”. Il titolo della rassegna, giunta alla settima edizione, ospitata alla Sala Teatro di Poggio Torriana, come spiegano i curatori Paola Vannoni e Roberto Scappin della compagnia quotidianacom, è proprio a questo che vuole fare riferimento. E ciò parafrasando al contrario il titolo del noto romanzo di William Faulkner “Mentre morivo”. Il teatro è un momento che fa parte del nostro vissuto o alla peggio è auspicabile che lo faccia. Intanto la compagnia da sette anni impegnata in questo sforzo, col sostegno del comune di Poggio Torriana, è riuscita a raggiungere ottimi risultati per affluenza di pubblico, riscontro di critica e attenzione da parte degli artisti e questo grazie alla determinazione e al coraggio di scelte sapientemente ponderate, ricercate, qualitativamente elevate. E anche la nuova stagione, con 12 date, avvio il 23 ottobre fino al 2 aprile, non fa eccezione.

«Abbiamo cercato di portare non solo ciò che piace a noi ma ciò che ha un valore artistico, dando spazio a tanti linguaggi del contemporaneo». Ecco quindi che il cartellone contiene teatro, musica, poesia, cinema, teatro-ragazzi, con ospiti che attraversano generazioni, generi e stili. Altra peculiarità che contraddistingue i curatori è l’attenzione particolare ad alcune giornate che hanno a che fare con la difesa dei diritti, la denuncia, come gli appuntamenti dedicati alla Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, alla Giornata della memoria e alla Giornata della poesia». Tanti nomi noti, compagnie pluripremiate ma anche artisti che in zona si sono visti poco o mai, con lavori che spesso si portano dentro «una nuova forza che permette di non far mancare alla comunità momenti di conoscenza, riflessione, divertimento e socializzazione, indispensabili per affrontare con consapevolezza e partecipazione gli interrogativi del prossimo futuro». Da evidenziare che tutti gli eventi in cartellone sono programmati la domenica pomeriggio e sono sempre seguiti da un piccolo ristoro. Avvio il 23 con un ospite d’eccezione, lo scrittore e musicista Massimo Zamboni, uno dei padri del rock alternativo italiano. Voce di popolo, titolo del lavoro tratto dal suo appassionato libro La trionferà e dal suo album La mia patria attuale. Una sorta di vademecum personale per uscire dall’indifferenza, sfiducia, disaffezione. Nella stessa direzione va l’intervento del poeta Franco Arminio che, il 6 novembre, presenta i suoi Studi sull’amore, amore salvifico contro la paura e il vuoto interiore. Il 20 novembre per celebrare la Giornata dei diritti dell’infanzia e l’adolescenza la scelta è caduta sul film di animazione Iqbal bambini senza paura di Michel Fuzellier e Babak Payami, realizzato con Unicef e ispirato alla storia di Iqbal Masih, il giovanissimo lavoratore pakistano divenuto icona della lotta allo sfruttamento del lavoro minorile. La compagnia Tecnologia Filosofica sarà sul palco il 27 novembre con lo spettacolo Volo. Il primo passo è staccarsi con Francesca Brizzolara in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne. Per i più piccoli i burattini della compagnia Barbariccia, l’8 dicembre, impegnati in Il mistero del cane nero. L’11 dicembre il duo comico Davide Dal Fiume e Marco Dondarini in Chi ce l’ha fatto fare.Celebrazione della Giornata della Memoria il 29 gennaio con Lei conosce Arpad Weisz? che la compagnia Menoventi ha tratto dal libro di Matteo Marani “Dallo scudetto ad Auschwitz”. Ancora musica il 12 febbraio con la cantautrice rock Crista e il 26 febbraio lo spettacolo Dialoghi degli dei della compagnia Sacchi di sabbia.

Per i ragazzi e non solo, il 12 marzo, Voce del verbo alveare. Piccolo dialogo fra la Natura e un’attrice curiosa, di e con Meri Bracalente del Teatro Rebis. Omaggio alla Giornata della poesia il 19 marzo, data in cui Annalisa Teodorani e Paola Vannoni presentano Sulla vita che non so, dialogo tra una voce poetica e una voce logica. Chiusura, il 2 aprile, col Teatrino Giullare che porta il pluripremiato Finale di partita di Samuel Beckett.

Info e prenotazioni: 327 1192652 (anche Whatsapp)

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