Pizzolante: un uomo forte al comando e gli anticorpi

Editoriali

Il Censis di De Rita ha, in questi giorni, pubblicato il suo Rapporto annuale sulla società italiana. Il 48% degli italiani vuole un uomo forte al comando. Diventa il 62% fra gli italiani meno istruiti, il 67% fra gli operai. Un “uomo forte che non debba occuparsi di Parlamenti ed elezioni”. La ricerca di Bidimedia sondaggi, dice che se oggi in Italia ci fosse ancora il Movimento Sociale Italiano, l’Msi, lo voterebbero il 19.4% degli italiani. Cioè, oggi il primo partito sarebbe, la forza politica che raccolse l’eredità di Benito Mussolini, l’uomo forte al comando del ventennio.

Il partito che poi divenne Alleanza Nazionale. Attenzione, AN, è arrivata al massimo intorno al 12/13 per cento. Ed era una forza che tentava, con Fini, Tatarella ed altri, di catturare elettorato di centro, liberandosi di vari estremismi e simboli e messaggi, che ricordassero il ventennio. Questo era stato, sino ad una decina di anni fa, il massimo spostamento a destra del Paese.
Il cambiamento è enorme. Molti giornali e i vari Talk non lo capiscono. E diventano complici di una deriva culturale devastante. Fini e Tatarella cercavano una legittimazione “costituzionale”, sul terreno del Buon Governo, sulla responsabilità di governo, sull’Europa unità e politica, persino sulla gestione corretta, responsabile ed umana, dell’immigrazione.
Oggi i simboli del passato, quando al comando c’erano gli uomini forti e soli, vengono esibiti. Casa Pound, le relazioni con la Le Pen, con i neo nazisti tedeschi, con Putin. Il puntinismo, che dichiara finita la democrazia liberale, che celebra il filosofo bianco Il’in, teorico del nazismo.
Il filosofo considerava il Duce di Roma una speranza per il mondo corrotto e considerava Hitler un difensore della civiltà contro il bolscevismo. Aveva una visione religiosa e totalitaria della Madre Patria russa, uno spirito, che salverà il mondo, “il male”, scrive Il’in, “inizia dove inizia la persona”. La nostra individualità dimostra soltanto che il mondo è difettoso. Ciò che crea libertà, la democrazia liberale, è il male.
Vede la propria nazione come virtuosa, “pura ed oggettiva”. Innocente, minacciata dal nemico esterno. Nazione che deve essere difesa da un “uomo forte”, un “redentore”. Capace di creare un “legame sacro con il popolo”. Magari con il rosario in mano.
E “le leggi e le istituzioni sono barriere corrotte fra il leader e il popolo”.
La democrazia? “Il voto deve unire la nazione in un gesto di sottomissione”.
Con il rosario in mano. Capite? L’uomo solo al comando, piace con il rosario in mano, con un rapporto diretto, religioso, con il popolo.
I parlamenti? No! I parlamenti possono cambiare i governi, fermare gli uomini soli che chiedono pieni poteri per il comando. Sono i templi del “trasformismo” si dice. Il voto, il voto, per unire la nazione, per sottomettere le istituzioni corrotte. Anche se si è votato l’anno prima. Anche con un Parlamento nuovo. Ma è trasformista e corrotto in quanto tale. Capito?
Si dice, adesso sono serio, ma è un Parlamento scadente. Sono d’accordo! La prova di governo Pd 5stelle è scadente. Sono d’accordo! Le tasse, le manette come cultura, la prescrizione con processi a vita. Voltastomaco. Vanno fermati.
Ma l’Msi al 19.4%! Capito? Il 67% degli operai che vogliono Salvini come erede di Mussolini. Capito di cosa parliamo? È chiaro?
L’Italia che cambia sistema di alleanze internazionali ed aderisce alla “fine della democrazia liberale” di Putin per abbattere l’Europa. Capito di cosa parliamo?
Secondo me le “sardine” che scendono in piazza, lo fanno perché sentono il tanfo di questa aria cattiva. Sono “anticorpi”. Chi vuole trasformarli in “corpi”, in forza politica che fa proposte non ha capito niente. È un umore positivo che cresce.
L’ha capito Bonaccini. Ci salverà Bonaccini, non da solo, con le “sardine”.

*già parlamentare

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