Pini, via al secondo interrogatorio sul filone della droga

Il primo faccia a faccia con il giudice è stato venerdì scorso, oggi sarà il secondo round: Gianluca Pini, l’ex parlamentare della Lega arrestato nell’ambito dell’inchiesta per le mascherine importate dalla Cina nelle prime settimane dell’emergenza pandemica e attualmente in carcere a Ravenna, sarà nuovamente sottoposto a interrogatorio.

Questa volta, però, le domande che gli saranno rivolte riguarderanno un altro filone dell’inchiesta, quello che vede indagare la Direzione distrettuale antimafia di Bologna su un presunto traffico internazionale di cocaina.

Una vicenda, quella legata al giro di sostanza stupefacente, nel quale un ruolo di rilievo sarebbe stato ricoperto, secondo l’impianto accusatorio elaborato dalla Procura, da Gianluca Fiore, socio in affari di Pini: per il gip di Forlì firmatario dell’ordinanza che ha portato in carcere Pini, nel «business delle mascherine» Fiore sarebbe stato «colui che metteva i soldi» e Pini «colui che sapeva come muoversi».

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