Pietracuta, il comitato: "Quel ponte è pericoloso"

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«Aspettiamo che crolli il ponte?». L’incidente avvenuto ieri mattina a Pietracuta, all’incrocio con San Leo, innesca la miccia per nuove critiche alla viabilità della Valmarecchia da parte del comitato Valmarecchia futura. Nel mirino del gruppo finisce lo scontro tra una Kia e una Fiat che si è consumato verso le 7.30 di ieri per cause ancora al vaglio degli inquirenti. Sul posto sono giunte due ambulanze, un’automedica, i carabinieri e i vigili del fuoco. Per il passeggero a bordo della Fiat si è reso necessario l’intervento dei sanitari. Intanto perché la circolazione tornasse a regime sono occorse diverse ore. «Aspettiamo che crolli il ponte?», sbottano i referenti puntando i fari sulla «chilometrica fila che ha occupato la carreggiata in direzione mare sul ponte di Pietracuta oggetto del divieto di transito per carichi superiori alle 20 tonnellate». Un ponte che, rincarano, ha già ricevuto «segnalazioni persino da “Striscia la notizia” nel 2019».

E mentre aspettano lo studio di fattibilità della nuova Marecchiese stilato dall’architetto Edoardo Preger, si chiedono se la Provincia abbia considerato tale criticità. L’ultimo appello del comitato risaliva a fine novembre quando congratulandosi con il nuovo presidente della Provincia Jamil Sadegholvaad aveva ribadito: «Serve una nuova Marecchiese che dimezzi i tempi di percorrenza e aumenti la sicurezza, nel rispetto dell’ambiente. Un primo passo sacrosanto -suggeriscono - sarebbe quello di togliere dal cassetto il lavoro di Preger che il predecessore di Sadegholvaad, Riziero Santi, ha vincolato al dibattito delle stanze da cui farlo uscire solo quando intoccabile. Così il rischio di una provincia concentrata sulla costa è altissimo», concludono.

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