Piano Marshall: ecco la squadra per la sicurezza

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A Misano c’è una squadra che ha iniziato il suo Gran Premio all'alba di venerdìe solo domenica verso sera saprà se ha vinto. È la squadra dei Marshall di Misano, un team di 290 persone made in Romagna al servizio della sicurezza della corsa.

Un team storico

«Sveglia alle 5.30 e poi si comincia...». Il presidente Paolo Amaducci è l’anima dei Marshall, un esercito di volontari che ha come premio-partita un posto in primissima fila in pista («prendiamo un piccolo rimborso spese, il premio è stare a bordo pista»).

Amaducci è il presidente della Associazione Ufficiali di Gara Aci Rimini, associazione con 150 iscritti che per le rassegne di punta come la MotoGp viene rinforzata dai soci del Motoclub Città di Riccione. «L’autodromo è nato nel 1972 e qualche anno dopo siamo nati noi - continua Amaducci - quella con Misano è una collaborazione costante e il clou sono la MotoGp e la Superbike».

Sicurezza e soccorso alle moto

Il compito di un Marshall? Garantire la sicurezza durante prove e gare, in correlazione con la direzione gara che nel caso della MotoGp a Misano è diretta da Raffaele De Fabritiis: «Siamo divisi tra direzione gara, corsia box e circuito - continua Amaducci - e dobbiamo intervenire sulla moto in caso di incidenti o problemi, mentre la cura del pilota in caso di guai fisici spetta ai sanitari».

Un Marshall per le gare di motociclismo si forma attraverso un corso nei motoclub. E come ci si deve comportare per essere definito un bravo Marshall? «Un bravo Marshall è attento alla salute dei piloti e ai problemi che può avere una moto, per esempio se fuma o perde olio in circuito. Siamo tutti grandi appassionati di questo sport e il nostro è un compito che unisce passione a responsabilità. Un capo posto dei Marshall gestisce una curva e uno staff di persone in stretto collegamento con la direzione di gara. Diciamo che se il nostro fosse un campionato, la MotoGp Misano è la nostra finalissima e tutti vogliono partecipare».

Ritrovo alle 6 del mattino

Oggi il week-end tocca l’apice delle emozioni, mentre venerdì la giornata era iniziata quando era ancora buio: alle 6 ritrovo al circuito e distribuzione delle pettorine, poi primo briefing alle 6.30 e si è rimasti in pista fino alle 18 circa: «Il venerdì è il giorno più importante perchè si traccia il lavoro di tutto il week-end - continua Amaducci - diciamo che se nelle prove si vedono girare le moto per circa 6 ore, un Marshall resta 10-12 ore in pista».

Tra i 40 e i 50 Marshall si posizionano sulla pit lane (compresi quelli dei carri recupero), mentre in 253 si dividono lungo il circuito tra bandiere e recupero moto: «Il Covid? Di fatto siamo anche noi in bolla. Gli addetti alla pit lane martedì scorso si sono sottoposti a tampone molecolare, mentre per gli addetti alla pista serve il green pass valido o un tampone rapido».

Bandiere

Il Marshall sventola le bandiere che caratterizzano la giornata di prove e di corse. Bandiera rossa: gara ferma. Bandiera gialla: pericolo fuori pista (per esempio una moto sulla ghiaia). Doppia bandiera gialla: pericolo in traiettoria, con pilota o moto sul circuito o sul nastro di asfalto. Bandiera a strisce gialla e rossa: variazione delle condizioni di aderenza (detriti, ghiaia e olio sul tracciato). Bandiera bianca con la croce rossa di sant'Andrea: pista scivolosa per le prime gocce di pioggia. C’è poi la bandiera verde che significa “pista ok” e viene sventolata nel giro di ricognizione o dopo un incidente, mentre la blu segnala i doppiaggi e la bianca (solo per la MotoGp) autorizza il cambio della moto.

Infine, le bandiere più temute: la nera esposta a un pilota significa: “fermati ai box a fine giro”. La nera con disco arancio (associata ad un panello col numero del pilota) significa: “fermati alla prima postazione Marshall utile” (la moto deve fermarsi perché ha problemi tecnici).

Amaducci vivrà il week-end in direzione gara e sarà in buona compagnia: «Io sono addetto alla registrazione dei filmati degli incidenti e con me ci sarà anche mia moglie Katia Bacchini, che si occupa delle comunicazioni radio con la pista». E da domattina si torna al lavoro e alla vita di tutti i giorni, con la soddisfazione di avere vissuto un week-end da indispensabili, perché i Marshall in fondo sono come le moto: senza di loro, non si corre.

IL CAMPIONE OLIMPICO

Un ospite specialein casa Apriliachiamato Tamberi

Ieri un buon colpo d’occhio di pubblico a Misano e per oggi è scontato il tutto esaurito, con 25.000 spettatori in tribuna in un impianto che normalmente registrerebbe il “sold out” con 108.000 spettatori. Tra i vip avvistati ieri il campione olimpico di salto in alto Gianmarco Tamberi (ospite di Aprilia) che ha premiato Jordi Torres dopo la vittoria in MotoE. Presente anche il ct della nazionale femminle di pallavolo campione d’Europa Davide Mazzanti.

Ieri il circuito è stato premiato con il “Best Gp 2020” per gli sforzi per l’organizzazione del Gran Premio in pieno periodo pandemico. Al Misano World Circuit due i premi, come due sono state le tappe organizzate nel settembre dello scorso anno. Il primo, relativo al Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, lo ha ritirato il Segretario di Stato allo Sport della Repubblica di San Marino Teodoro Lonfernini, affiancato dal presidente della Santa Monica Spa Luca Colaiacovo.


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