Petrucci (Pd): "Prima di Gnassi, diverse aree di Rimini trascurate"

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Matteo Petrucci, capogruppo Pd in Consiglio comunale, intorno al Parco del Mare e alla pedonalizzazione del Ponte di Tiberio, l’ex vice sindaco Maurizio Melucci ha criticato duramente l’ex sindaco Andrea Gnassi, accusandolo di “bulimia amministrativa”. Critiche giuste o ingenerose?

«Ricordo che con questa presunta “bulimia amministrativa” il Pd e il centrosinistra hanno vinto le ultime due elezioni al primo turno. Io parlerei di “lungimiranza amministrativa”, attraverso un processo di rigenerazione di parti di città trascurate negli anni precedenti. Gnassi ha scritto la storia di Rimini coi fatti. Polemica priva di senso».

Si può considerare il Parco del Mare l’opera principe della Rimini del futuro?

«È un’opera strategica insieme al rifacimento dell’impianto fognario. Ricordiamoci dove eravamo un decennio fa: liquami rilasciati in mare a ogni pioggia ed un waterfront paragonabile a una strada trafficata con vista mare. Il Pd decise che, con l’immobilismo, Rimini sarebbe stata destinata al tramonto, rispetto ad altre località turistiche che puntavano sulla qualità. La nostra città è diventata un case history a livello internazionale».

Il Parco del Mare ha cancellato tutti i parcheggi a ridosso del lungomare, cosa dovrebbe fare l’amministrazione in vista della stagione estiva?

«Il Parco del Mare è un’opera complessa che si basa sul Piano strategico del Comune, votato nel 2010, e che ha archiviato la cultura di un uso quantitativo del territorio che vedeva progetti con 30mila metri quadrati di case a due passi dalla spiaggia. Togliere le corsie di asfalto è stata una scelta vincente, premiata dai riminesi. È un’opera che si estende per 13 chilometri e che si svilupperà nei prossimi anni. Ora bisogna centrare l’obiettivo di un equilibrio tra i mezzi coi quali muoversi. E i parcheggi temporanei e gli investimenti sull’interrato di piazzale Marvelli rappresentano la migliore direzione di marcia».

Le attività economiche in zona mare potrebbero avere una ricaduta economica negativa da questa mancanza di parcheggi?

«Da quel che ho potuto registrare, anche nell’ultimo anno, le attività che si affacciano sul Parco del Mare hanno avuto e avranno ancora degli enormi vantaggi economici perché operano su un lungomare di eccezionale bellezza e utilità».

Federmoda ha proposto la realizzazione di un parking multipiano all’ex teatro Novelli, una sorta di bosco verticale ecosostenibile, che possa fungere anche da hub per corrieri e bus turistici. Cosa ne pensa?

«La programmazione sulla sosta il Comune ce l’ha e la sta portando avanti. Il futuro parcheggio interrato in piazzale Fellini, ad esempio, credo che potrà essere messo in relazione con la rigenerazione del cosiddetto “Triangolone”. E poi dico a chi negli anni passati ha giustamente fatto vanto delle lotte per avere fogne nuove, il Ponte di Tiberio pedonale e un lungomare senza più auto, alla luce delle bellezze per le quali ci siamo tutti battuti non è il massimo demolire un luogo dove si generano cultura e bellezza. Il mondo dell’arte è stato tra i più falcidiati dalla pandemia, non sarebbe saggio sostituire il “Novelli” con dei parcheggi».

A Rimini ci sono molti alberghi in disuso: perché non spingere sulla loro demolizione, previo accordo pubblico-privato, e realizzarvi parcheggi a raso o multipiano?

«L’amministrazione sta lavorando alla variante alberghiera in zona turistica che apre spazi per parcheggi, verde e servizi. Tutto da inquadrare in un contesto e ragionamento di accorpamento delle cubature, attraverso progetti innovativi di riqualificazione. Se la logica è quella di trasformare in appartamenti tutte le strutture ricettive che ne fanno richiesta, avendo in cambio un pezzo di terreno per farci parcheggi, tra dieci anni Rimini non avrà più turisti ma solo case fronte mare».

La pedonalizzazione del Ponte di Tiberio ha paralizzato il traffico. Giusto chiuderlo?

«Giusto chiuderlo e sacrosanto mantenerlo tale. Un monumento così importante non poteva più essere ferito dal passaggio dei veicoli. È stato perso fin troppo tempo. Mettere in discussione la sua chiusura sarebbe tornare indietro di 40 anni. Tutte le città del mondo vanno nella direzione di creare ciclabili, percorsi protetti, potenziare trasporto pubblico. Circa la viabilità, si stanno completando lavori e cantieri e naturalmente ci sono disagi. Faccio notare che lì verrà installato un nuovo varco Ztl, come in altri undici punti della città, intorno al centro storico».

La carenza parcheggi investe anche la zona di Viserba: cosa fare?

«Proseguire con quanto si sta già facendo: valorizzare un lungomare unico al mondo e attuare le soluzioni che, già lo scorso anno, si sono promosse, a partire dal parcheggio scambiatore, con bus navetta, alla Fiera».

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