Pestato per riavere 100 euro a Faenza. Arrestati 2 estorsori

Faenza

Per un debito di 100 euro è stato assalito da quattro persone che lo hanno pestato e derubato, lasciandolo a terra incosciente. Alla fine in due sono finiti in manette, accusati di rapina, tentata estorsione e lesioni personali. Si tratta di due ragazzi moldavi di 28 e 30 anni, Mihail Zagoreanu e Volodymoyr Hrabovskyy. Li hanno arrestati domenica notte i carabinieri della Compagnia di Faenza cogliendoli in flagrante mentre tentavano di riconsegnare chiavi di casa e cellulare alla moglie della vittima, chiedendo in cambio la restituzione della somma a loro dire prestata nei giorni precedenti.

Il prestito e l’agguato

Per ricostruire i fatti si deve andare indietro di alcuni giorni, alla consegna cioè di 100 euro da parte di uno dei due ragazzi a un altro uomo di nazionalità albanese, che si era rivolto a uno di loro per un prestito. A cosa gli sarebbero serviti quei soldi è materia d’indagine, anche se lo scenario finora delineato pare essere quello dello spaccio di droga. Ad ogni modo, qualcosa è andato storto al momento di saldare il debito. L’albanese avrebbe preso tempo andando oltre i termini concessi: e così, domenica pomeriggio, rincasando si è ritrovato quattro persone addosso che lo hanno pestato e rapinato: 21 i giorni di prognosi che ha riportato. Una volta ripresi i sensi, il ferito è salito in casa chiedendo aiuto alla moglie. Sarebbe stata proprio quest’ultima, la sera a comporre il numero del marito, ritrovandosi così a parlare con uno dei rapinatori; minacciandola di morte, facendole notare di essere in possesso delle chiavi di casa, l’interlocutore ha proposto alla donna uno scambio in un bar. Lei lo ha assecondato, ma appena riagganciato ha contattato i carabinieri.

Il blitz

Giunta al punto concordato, la donna ha ricevuto una nuova chiamata che nella quale il rapinatore le ha rivelato il luogo d’incontro, esterno al locale, dove si sono presentate due persone. A quel punto, di fronte all’evidente passaggio di mano, i carabinieri sono intervenuti arrestandoli, per poi darne comunicazione al pm di turno Angela Scorza. Sarebbe stata la vittima stessa a riferire il nome di uno degli aggressori, mentre il secondo lo avrebbe riconosciuto tramite fotosegnalamento. Per entrambi gli arrestati si terrà con ogni probabilità oggi l’udienza di convalida (sono difesi dagli avvocati Carlotta Benini e Saverio Caruccio). Di fronte al gip potranno dare una propria versione dei fatti, spiegando anche la dinamica della colluttazione, sulla quale sono in corso ulteriori indagini.

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