Pestaggio: giovane rischia un occhio, gli aggressori condannati per lesioni

Rimini

RIMINI. Pestaggio in corso d’Augusto, il 18enne preso a calci e pugni da due coetanei ha riportato gravi danni a un occhio: il giovane è stato trasportato dall’Infermi all’ospedale Bufalini di Cesena, dove sarà stato sottoposto a un intervento chirurgico. Le percosse ricevute hanno infatti provocato una frattura al pavimento orbitario che ha portato i medici a decidere per il trasferimento e l’operazione. Si tratta dell’epilogo di quanto avvenuto venerdì pomeriggio, attorno alle 17.30, in pieno centro storico, all’altezza del negozio H&M, quando la polizia ha arrestato tre 18enni e un 19enne, con l’accusa di lesioni aggravate in concorso.

Patteggiamento, pena sospesa

Il gruppo è stato giudicato ieri mattina per direttissima (giudice Raffaella Ceccarelli, pm onorario Leonardo Berardi): due ragazzi (difesi dall’avvocato Marco Ditroia e Veronica Magnani) hanno patteggiato un anno e sei mesi (rischiavano fino a quattro anni per lesioni aggravate) con pena sospesa. Loro sono stati ritenuti gli autori materiali dell’aggressione mentre gli altri due (difesi da Marco Genghini e Tatiana Mazzotti) sono stati condannati in concorso morale e hanno patteggiato un anno con pena sospesa.

La causa dell’aggressione

Stando alla ricostruzione emersa, uno degli aggressori avrebbe incontrato in corso Augusto la vittima, un suo coetaneo ritenuto responsabile di avere trattato male in passato la sorella quando era fidanzato con lei, fino ad arrivare a picchiarla in alcune occasioni e averla indotta all’anoressia perché, le avrebbe detto, che era troppo grassa e doveva dimagrire visto che così non gli piaceva.

Calci, pugni e paura

Dopo un primo schiaffo al volto, quindi, la situazione è degenerata: l’aggressore, con l’aiuto di un amico, ha dato una serie di calci e pugni all’ex della sorella, anche una volta che questi era finito a terra. Gli altri due, anche loro nel gruppo degli aggressori, avrebbero tenuto lontano le persone, cinque in tutto, che erano in compagnia della vittima, ormai in balia dei colpi. Momenti di paura che sono stati interrotti con la fuga dei ragazzi poi rintracciati e arrestati grazie alla polizia. L’avvocato Ditroia parla di «episodi che sono decisamente brutti e per cui il rischio era una condanna fino a quattro anni; si tratta di fatti in cui influisce in modo profondo la giovane età delle persone coinvolte, la loro profonda irrazionalità e mancanza di maturità».

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