Un piano per uno sviluppo sostenibile di pesca e acquacoltura della costa riminese puntando alla crescita della filiera ittica, ma anche di quella turistica e culturale. Ci lavora il Comune di Rimini che ha preparato una proposta, nell’ambito del Programma nazionale Feampa 2021-2027 e con la costruzione di un nuovo Gruppo di azione locale (Gal) pesca e acquacoltura costa dell’Emilia-Romagna, e che sarà presentata il 7 settembre nella sala del Consiglio comunale in un incontro pubblico. Tra le azioni in programma la migliore accessibilità nell’area portuale, il potenziamento delle infrastrutture a servizio della pesca, analisi per migliorare l’uso del porto canale col potenziamento degli ormeggi e degli spazi per i pescatori. E ancora ammodernamento del lavoro al mercato ittico e della flotta di pescherecci per avere più sicurezza a bordo e ridurre il consumo di energia, progetti di ricerca, di monitoraggio e di promozione delle specie aliene a scopo alimentare, sensibilizzazione sulle produzioni a km 0 e sulla bontà delle specie ittiche locali. E infine la realizzazione di eventi, percorsi turistico-culturali e strategie in materia di economia blu sostenibile. “Nella nuova visione dello sviluppo urbano di Rimini al 2030, il mare, da semplice sfondo, è tornato ad essere presenza centrale, fattore di sviluppo e innovazione per il settore dell’impresa e di una rinnovata identità e attrattività anche in chiave turistica”, spiega l’assessora comunale alla Transizione ecologica, Anna Montini. I progetti sulla “riscoperta” della centralità della fascia costiera e del mare in questi anni sono stati sia il Piano di salvaguardia della balneazione ottimizzato (Psbo) sia il progetto del Parco del Mare, aggiunge. L’assessore ricorda poi che la Marineria riminese conta 76 motopescherecci e dà occupazione a 330 marittimi. E che a Rimini c’è il progetto per il Centro servizi polivalente per la pesca e l’acquacoltura italiana. “La strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo delineata sulla base del programma nazionale Feampa 2021-2027- conclude Montini- concorre a una trasformazione urbana che vede nel mare e nelle sue professioni una chiave di sviluppo imprescindibile, sia per creare nuove opportunità occupazionali nel settore della pesca e dell’acquacoltura sia per migliorarlo, facendo leva sulla sostenibilità ambientale, sul ricambio generazionale, sulle start up, sulla formazione e sull’inclusione sociale”.

Pesca, il piano green di Rimini per farla diventare un volano per il turismo
