Rimini, la postina campionessa di bodybuilding: «Sfido le migliori atlete del mondo»

«Io postina campionessa di bodybuilding». Nata all’Isola del Giglio 44 anni fa, Serena Modesti si è trasferita dalla Toscana a Rimini nel 2006. Tempo un giorno ed era già iscritta in palestra mentre lavorava come portalettere per poi sedersi, sei mesi dopo, dietro al vetro di un ufficio postale. La felicità ha bussato alla porta quando ha conosciuto il riccionese Cristian Severini, 47 anni, di professione personal trainer, a cui è legata da 12 anni e che ha sposato da sei. Un idillio anche professionale il loro: nel 2022 lui ha conquistato il titolo italiano negli Over 50 oltre a due gare internazionali e lei il titolo Master nel campionato italiano Nbfi di bodybuilding, svolto a Firenze nei giorni scorsi.
Modesti, com’è nata la sua passione per il bodybuilding?
«Sono sempre stata un maschiaccio, tant’è che mi definisco “due donne in una” perché adoro sia la femminilità che i muscoli. Da piccola snobbavo il cartone animato di “Candy Candy”, innamorata com’ero de “L’uomo tigre”, un lottatore dal cuore d’oro ma prima di approdare alla mia disciplina, ho praticato tanti sport: dal calcio, in cui sfidavo i maschietti, alla mountain bike senza dimenticare il nuoto, con bracciate serrate dalla riva fino alle boe (e ritorno). Mi ero allestita una palestra in casa e divoravo le riviste americane dedicate alle donne bodybuilder».
Poi il trasferimento a Rimini.
«Per 6 mesi ho fatto la portalettere e poi sono entrata in ufficio. Tutto è cambiato quando ho assistito a una gara di bodybuilding dove ho conosciuto il mio futuro marito. La scintilla è scoccata anni dopo quando ci siamo ritrovati in discoteca, all’Opèra Beach Club di Riccione, dove lui faceva il buttafuori».
Quali sacrifici affronta per essere una campionessa?
«Un’alimentazione sana è importante quanto l’allenamento e forse anche di più. Sgarro solo ogni tanto, in genere la domenica, concedendomi del gelato o una pizza. Durante la settimana mangio di tutto ma rispettando determinate quantità di proteine, carboidrati e grassi».
E gli allenamenti?
«Mi riposo 1 o 2 settimane all’anno perché quando si arriva a una certa età bisogna concedere al corpo uno stacco per recuperare. Per il resto mi alleno quattro volte a settimana, un’oretta e mezza alla volta. Quando ho il turno di mattina, mi sveglio alle 4,30 per essere in palestra alle 6 e poi andare al lavoro».
Con suo marito lavora anche come personal trainer, che tipo di allievi si rivolgono a voi?
«In prevalenza donne. Lavoriamo dal 2020 al Fit Express Malatesta di Rimini, che è anche la cornice dei nostri allenamenti, e devo riconoscere che quanto a grinta sono le over 30 ma soprattutto le over 40 a dare il meglio di sé, perché hanno le doti giuste. Per raggiungere risultati degni di nota occorrono infatti pazienza e forza di volontà. L’asticella va alzata di continuo senza adagiarsi sugli allori».
Progetti futuri?
«Andrò a Bucarest, in Romania, al “Natural Universe”, a cui partecipano da tutto il mondo le migliori atlete della mia categoria. Si tratta della mia prima gara internazionale e le emozioni sono alle stelle».
Un consiglio per le ragazze che vogliono accostarsi al bodybuilding?
«Non abbiate paura, sfatiamo i pregiudizi: questa disciplina non mascolinizza la fisicità, bensì migliora le forme femminili rendendo il corpo armonioso».