Jaquelina Beatriz, la sarta del Titano che ha conquistato Buckingham Palace

«Io ex maggiordomo di palazzo e sarta: una mia creazione è finita sotto i riflettori di Buckingham Palace». È stata maggiordomo della Reggenza nel semestre 1° aprile-1° ottobre 2023, ma i suoi talenti si dispiegano su svariati campi. Jaquelina Beatriz Henriquez è una sarta sammarinese di origine argentina, segue il movimento Rete fin dalla sua fondazione e si è candidata in politica nel 2019. Non è stata eletta ma a stretto giro è entrata nel direttivo di Rete, nominata nella commissione per la Gestione dell’edilizia residenziale.
Coast to coast
Il suo soprannome è Jaqui ed è nata in Argentina 43 anni fa da una famiglia emigrata in cerca di fortuna, a ridosso del dopoguerra, per l’esattezza nel 1949, riuscendo a aprire con successo un forno nella regione di Mendosa. Rientrata sul Titano nel 1992, vanta un diploma come modellista, stilista e sviluppatrice di taglie. Per quasi vent’anni ha condotto un negozio di abbigliamento, finché l’avvento del commercio online e dei centri commerciali l’hanno convinta a cambiare strada. Ora gestisce con il marito un laboratorio per modifiche di sartoria, “La sartoria di Lesignano”.
Giro di boa
A sceglierla come maggiordomo è stata, come da tradizione, il secondo reggente, in questo caso Adele Tonnini. «Il mio ruolo - spiega Jaqui – è paragonabile a quello di una dama di compagnia». Un compito per cui si cerca «una persona di fiducia nonché di comprovata serietà ma che non prevede alcun compenso». Jaqui ha svolto il percorso con abnegazione, «lieta di mettersi al servizio del mio Paese in un ruolo di onore e prestigio» e, pur non esistendo l’obbligo di presenza, ha rispettato tutto il calendario degli impegni. Con i reggenti è volata a Malta ai Giochi dei piccoli Stati a maggio scorso; più numerose le uscite in Italia, come ad esempio durante la Biennale di Venezia.
Un passo indietro
Ma quali sono le regole da seguire? Il maggiordomo deve camminare dietro ai reggenti, discreto e affidabile. Ma non basta. Jacqui è stata attenta a lasciare ad altri i riflettori anche nelle foto generali restando sempre a margine, palesandosi per liberare le mani dei reggenti quando ricevono fiori o omaggi durante le visite, oppure aprendo la portiera dell’auto se il donzello non poteva farlo. Tra le richieste a cui deve rispondere chi esercita il suo ruolo spicca il mantenimento di un abbigliamento scuro e non vistoso.
Colpo di scena
Tutto è filato liscio, quindi, fino all’impensabile. A un passo dall’incoronazione di Re Carlo III: nel maggio scorso la reggente Adele Tonnini non riusciva a trovare l’abito ideale ma uscire oltreconfine non era contemplato visto i tempi stretti e l’imponente macchina per la sicurezza da mettere in moto. «Le ho mostrato una stoffa a fantasia beige che tenevo in laboratorio – spiega Jaquelina - per poi modellare a suon di spilli una gonna sul manichino. Sua eccellenza è stata conquistata dalla proposta e il caso ha voluto che trovassi altra stoffa a tempo record. Il resto è storia». Dopo tre giorni di lavoro febbrile, l’artigianato sammarinese è finito in una vetrina internazionale. «Non ho subito realizzato cos’era successo, - confessa la sarta - finché il vestito è comparso sulle riviste di mezzo mondo, tanto che fioccano ancora richieste per averne uno identico, cosa peraltro impossibile».
Per il resto, come maggiordomo ha mantenuto la privacy sull’intero semestre e postato sui social solo quanto uscito già in tv, fermo restando che la prossima legislazione vedrà un ulteriore giro di vite per il cerimoniale. Tirando le somme, Jaqui è lieta di esser stata scelta anche in rappresentanza dei sammarinesi all’estero e che Tonnini l’abbia voluta al suo fianco quando sono sbarcati da oltreoceano i giovani per i soggiorni culturali.