Percacciolo e la Toscanini festeggiano i 750 anni di Cattolica

Archivio

Il Teatro della Regina di Cattolica chiude la stagione 2020 con il “Concerto di fine anno” della Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Salvatore Percacciolo questa sera dalle ore 21 in streaming sul sito di “Teatri nella Rete” e sulla pagina Facebook del teatro.

Il programma spazia dalla vivacità dei ritmi delle composizioni di Gioacchino Rossini, passando per la perfezione compositiva di Mozart, fino alle suggestive e magiche atmosfere natalizie di ČCajkovskij. Un evento speciale che si realizza anche grazie al contributo degli spettatori che hanno rinunciato al rimborso del biglietto o dell’abbonamento a sostegno dei Teatri di Cattolica. Un concerto versatile, proprio come il maestro Percacciolo, che vive l’espressione musicale da diverse prospettive quale direttore d’opera e sinfonico, nonché pianista in diversi gruppi da camera, spaziando dal barocco al contemporaneo.

Percacciolo, come avete scelto il repertorio per il “Concerto di fine anno”?

«Il programma attinge dai celebri concerti di fine anno di Vienna e di Venezia insieme – racconta il direttore d’orchestra –. La musica italiana è protagonista con Gioacchino Rossini, poi c’è una delle più famose serenate notturne di Mozart, “Eine kleine nachtmusik”, che tutti riconoscono già dalle prime note e ancora le musiche legate alla tradizione natalizia viennese con il “Pizzicato Polka” di Johann Strauss. Un repertorio facile all’ascolto e piacevole per tutti, anche per i bambini soprattutto per la favola dello “Schiaccianoci” che possono scoprire insieme ai genitori e alla composizione di Cajkovskij».

Nonostante il periodo difficile si cerca dunque di far sentire il calore della musica e di far arrivare l’augurio per un nuovo anno.

«Sì, i teatri sono stati i primi a chiudere, insieme a cinema e musei, e forse saranno gli ultimi ad aprire ma è giusto non lasciarli vuoti e continuare a riempirli con le vibrazioni culturali. I teatri hanno bisogno di musica per vivere e quindi continuiamo a esibirci, anche se un concerto senza pubblico in sala non è la stessa cosa e ci manca tantissimo».

A proposito di pubblico, quali differenze ha notato esibendosi in giro per il mondo nel corso della sua carriera?

«Gli spettatori sono molto diversi da un Paese all’altro, perché sono il riflesso della loro cultura, del loro folklore: i tedeschi hanno la fama di essere freddi, invece il pubblico della Germania non lo è, apprezza molto la musica classica e si lascia andare. Negli Stati Uniti, ad esempio, non capivo come mai ridessero in alcuni passaggi della “Madama Butterfly”, anche solo a sentire pronunciare la parola “ornitologia”. Le differenze di reazione poi si sentono anche tra il Nord e il Sud d’Italia».

Che rapporto ha con la Filarmonica Arturo Toscanini?

«Negli ultimi anni ho diretto più volte questa orchestra di grandissimo livello formata da fantastici musicisti in una bellissima atmosfera, quindi è sempre un piacere».

Che messaggio si sente di dare con questo concerto?

«Sarà un augurio alla città di Cattolica che nel 2021 festeggia i suoi 750 anni e attraverso la musica arriveremo a tutti con l’abbraccio dei suoni che contamina in maniera positiva. Vogliamo augurare tanta salute, armonia, pace, nella speranza di non perdere mai l’umanità, aspettando di poterci abbracciare fisicamente».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui