In pellegrinaggio sulla tomba di Bettino Craxi

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GAMBETTOLA. Da Gambettola in pellegrinaggio ad Hammamet per l'anniversario del 19 gennaio: «Craxi è uno statista da riabilitare». A 20 anni dalla morte un fiume di italiani, nei giorni scorsi, sono andati ad Hammamet. Tra loro anche due gambettolesi: Bruno Gobbi e Stefano Collinucci.

I due gambettolesi

Bruno Gobbi è un fervente socialista da sempre, il compagno di viaggio invece un indipendente che l'ha accompagnato per amicizia e curiosità. Gobbi, oggi 64enne, da tanti anni è infatti un aderente al Psi, oltre che nel direttivo dell'associazione degli albergatori di Cesenatico, e cofondatore con attuali mansioni di tesoriere della Croce verde di Gambettola. Quando aveva 22 anni, ha incontrato Craxi e ne ha un ottimo ricordo. Gobbi, tra l'altro, è stato eletto sindaco di Gambettola il 16 novembre 1976 a capo di una coalizione formata da socialisti e comunisti e rimase in carica fino al marzo 1980.

Il racconto della visita

«Eravamo in mille dall'Italia ma pochi dalla regione e solo in due dal nostro territorio - afferma Gobbi - pochi dall'Emilia Romagna perché è in piena campagna elettorale. Ma per le celebrazioni c'erano una trentina di parlamentari italiani in modo trasversale, da leghisti, Forza Italia, Pd e socialisti, seppure alle manifestazioni ufficiali non c'era nessuna presenza dello Stato italiano a differenza del ministro tunisino della cultura. Noi due gli unici da Gambettola e zone limitrofe. Ho incontrato di persona la vedova 86enne di Craxi, e soprattutto i figli Stefania e Bobo, persone che stimo molto. Ad Hammamet la figura di Craxi è amatissima, ma anche gli italiani sono visti con grande affetto.

In questa città da 90mila abitanti ci abitano quasi 6mila connazionali. Il clima è splendido, il mare a due passi. Ci sono chiese cattoliche e nel grande cimitero cittadino gli italiani hanno una loro sezione, dove c'è la tomba di Craxi a cui ho portato un garofano rosso. Sono rimasto in Tunisia da venerdì a lunedì scorso. Ho partecipato alla funzione nella chiesa cattolica, visitato le mostre in suo onore, visto un documentario in anteprima che comparirà presto su Sky dal titolo “I garofani rossi non appassiscono mai”. Soprattutto sono andato a rendergli onore alla sua tomba, nel cimitero di Hammamet dove si vede il mare e ci sono i grandi tamarici».

Orgoglio socialista

«È tempo a mio avviso di riabilitare la figura di Craxi - prosegue Gobbi - a 20 anni dalla morte, valutando tutti i fatti e comprendendo anche i meriti, visto che si è trovato una situazione complessiva di cui è stato il capro espiatorio. E non si cancella quanto di buono ha fatto, sia al partito, sia alla Nazione. Personalmente, nella primavera del 1977, da poco eletto sindaco di Gambettola nelle file del Psi, sono andato a incontrare Craxi a Forlì, in una conferenza che aveva organizzato il neo segretario del Psi. Come sindaci Psi ci aveva invitati per un confronto. Poi in seguito l'ho incontrato ancora. Ci tengo a sottolineare che sono tesserato socialista dal 1972 e sono sempre rimasto fedele agli ideali di questo partito. In quasi 20 di conduzione del partito Craxi lo portò dal 9 al 16 per cento e fu l'ago della bilancia della politica italiana. Oggi il Psi si colloca nel centro sinistra e per le regionali appoggia Bonaccini».

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