Pedone ucciso in via Emilia, il Comune di Rimini: «Serve un autovelox»

Rimini

RIMINI. Pedone travolto e ucciso in via Emilia, poco dopo lo svincolo per la Fiera e il Cimitero. L’ennesima tragedia con dinamiche ancora da chiarire, ma che oggi fanno dire all’assessore alla polizia locale Jamil Sadegholvaad: in quel tratto di strada le auto vanno troppo forte, uno studio estivo lo dimostra, abbiamo chiesto di mettere in campo un autovelox ma l’Anas prende tempo.

L’ennesimo morto

«Il tragico incidente - commenta Sadegholvaad - pone una serie di riflessioni sulla via Emilia, strada statale di competenza dell’Anas ancora con troppi, gravi sinistri». E la riflessione ha il «sapore amaro dell’impotenza».
Come mai? «Da tempo come Comune abbiamo segnalato come pericoloso quel tratto stradale, per il quale ci eravamo mossi chiedendo ripetutamente l’installazione di un sistema di controllo elettronico permanente della velocità. Proprio nel punto dove un uomo ha perso la vita. Abbiamo reiterato la nostra richiesta agli enti competenti alla luce delle segnalazioni dei cittadini, forti dei risultati di monitoraggi che lasciavano pochi spazi a dubbi rispetto alla necessità di prendere qualche provvedimento per scoraggiare l’eccessiva velocità su quel tratto di via Emilia (così come sulla Consolare di San Marino e la Statale 16)».

La burocrazia

«La richiesta formale - precisa l’assessore - non è mai stata esaudita per motivazioni strettamente amministrative e normative, legate a distanze metriche che purtroppo non tengono conto della reale emergenza che ci troviamo ad affrontare e della reale pericolosità di quel tratto di strada, sulla quale si raggiungono velocità da autostrada e per il quale abbiamo già pagato un tributo in termine di gravi incidenti fin troppo alto».

Non resta che l’ennesima richiesta di aiuto. «Mi appello nuovamente agli organismi competenti, da Anas per quanto riguarda l’aspetto amministrativo, alla Polizia stradale per l’aspetto legato ai controlli, affinché si possa prendere nuovamente e rapidamente in considerazione la nostra richiesta per il posizionamento nel più breve tempo possibile di un autovelox fisso sulla via Emilia o se non è possibile in alcun modo procedere con un dispositivo automatico, che sia garantita una presenza fissa e quotidiana da parte degli organi di controllo statali affinché possa esserci un presidio constante e non solo temporaneo di un tratto di strada dove si corre troppo».

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