Pediatra cesenate premiato: "Radiate i medici no vax"

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Senza dubbio il momento più significativo del premio Guidarello, è il passaggio in cui il dottor Giancarlo Cerasoli ha risposto senza mezzi termini ad una domanda di Bruno Vespa sui medici no vax: «In questo momento storico sarebbero da radiare». Una presa di posizione molto forte da parte del pediatra cesenate, a cui è andato un riconoscimento per la sezione “cultura” del premio giornalistico nella sua figura di «medico umanista». Cerasoli nei suoi saggi si è occupato in particolare di storia sociale e storia della salute e della malattia. Una persona quindi che ha uno sguardo da medico e da storico di largo raggio sulla pandemia. «I medici non vaccinati in tutta Italia sono relativamente pochi, 1.600 in tutto, ma credo non abbiano capito bene quale sia la nostra missione. Quando qualcuno viene da me avendo dubbi sui vaccini, io faccio vedere la foto dei miei figli e dico che loro sono tutti vaccinati». Inevitabile dunque il «sì» alla domanda di Vespa sull’opportunità di vaccinare i bambini da 5 a 11 anni. Un lungo applauso del teatro Alighieri, finalmente pieno dopo due anni, ha sottolineato le prese di posizione del dottore romagnolo. Per il resto il Guidarello - giunto alla cinquantesima edizione - si è instradato tra i ricordi di Paolo Passanti, ex presidente di Confindustria Ravenna scomparso nel 2020 che nel 1986 “adottò” il premio giornalistico inventato da Walter Della Monica portandolo all’Alighieri ed ha toccato numerose volte le tematiche ambientali ed economiche, sottolineate in apertura anche dal presidente uscente dell’associazione Paolo Maggioli. Il giornalista economico del Corriere della Sera Federico Fubini, nell’illustrare le riforme da fare con i soldi del Pnrr, ha parlato in maniera positiva della direttiva Bolkestein.

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