Pedalando fino a Tomar e scoprire il fascino del Castello dei Templari

Terza tappa: Fatima-Tomar; percorso breve (circa 30 km), nervoso, ondulato con frequenti cambi di ritmo. Si lascia velocemente Fatima, già in preda alle 8 del mattino all’arrivo di autobus carichi di pellegrini e alla vendita di reliquie religiose. Mi sembra sempre di più poca religione e tanto business.

Nessun incontro di pellegrini; paesaggi solitari, relativamente poco trafficati con rari, piccoli villaggi scarsamente abitati. Temperature in rapido e progressivo aumento, cosa che ci obbliga ad una abbondante idratazione e ci rende più difficoltoso il cammino. Sul percorso troviamo qualche mulino a vento e alcuni cruceiros che in Spagna sono molto più frequenti. Sul tardi mattinata si giunge a Tomar, cittadina di circa 40.000 abitanti sovrastata dall’imponente Castello dei Templari. Risolto il problema del cambio della mia bicicletta ci si dedica alla scoperta della città; il centro storico con la praca da Republica presenta vie piuttosto strette e in una di queste ritroviamo la Sinagoga della metà del XVI secolo ora sede di un museo di iscrizioni ebraiche.

Si sale poi attraverso una ripida scalinata a ciottolato sino al Castello dei Templari; questi si rifugiarono in Portogallo dove Dom Dinis ricostituì l’ordine con il nome di Ordine di Cristo dopo che nel 1314 Filippo il Bello di Francia soppresse l’Ordine e ne confiscò le proprietà. I Templari nei secoli XV e XVI giocarono un ruolo fondamentale nell’ampliamento dell’impero portoghese d’oltreoceano. Il principe Enrico il Navigatore stesso fu Gran Maestro dell’Ordine dal 1417 al 1460.

Strettamente connesso al Castello è il Convento do Cristo costruito nel 1160 per ordine di Gualdim Pais, Gran Maestro dell’Ordine. La facciata della chiesa è in un ricchissimo stile plateresco che ci rimanda alla facciata dell’Università di Salamanca (l’autore è lo spagnolo Joao de Castilho). La charola (XIII secolo), la straordinaria chiesa dei Templari è modellata secondo la struttura del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Dichiarato patrimonio dell’Unesco nel 1983, è uno degli edifici templari più interessanti al mondo, un luogo ricco di fascino e di mistero, dove la dimensione di preghiera si unisce allo spirito militare. Attorno alla Charola si apre un labirinto di chiostri tra cui il Claustro del Cemeterio, rivestito da azulejos, e il Claustro de Santa Barbara. Devo ammettere che la visita è sta veramente molto interessante ed emozionate; i Templari questi cavalieri-monaci sono sempre in grado di toccare sia le corde del cuore che della mente, liberando le nostre fantasie e i nostri sentimenti.

Ora ci attende una lunga tappa che ci dovrebbe portare a Coimbra; ci aspettano nuove emozioni, ma anche nuove fatiche; abbiamo superato i primi 100 Km , ne restano circa 500; siamo fiduciosi, ma anche preoccupati dalla canicola che non facilita per nulla il nostro percorso.

Buen Camino

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