Parchi verdi strategici per battere lo stress

Sensibilizzare le amministrazioni comunali per creare i “parchi verdi della salute” in ogni quartiere delle città metropolitane. Scegliere i siti più adatti ad accoglierli. Progettarli in modo professionale valutando correttamente la scelta delle specie e la distanza dagli edifici. Garantire una corretta e continua manutenzione delle aree verdi. Accrescere la consapevolezza dell’importanza dell’esperienza e della connessione con l’ambiente. Sono queste le direttrici che Assoverde e Confagricoltura, in collaborazione con il Crea e l’Istituto Superiore di Sanità, hanno indicato in occasione della presentazione del Libro bianco del verde dedicato quest’anno a verde urbano e salute.

Il Libro bianco del verde è un progetto nato alcuni anni fa dalla volontà di promuovere un cambiamento e lanciare una sfida volta a rendere la natura protagonista nelle città. L’obiettivo è quello di creare una rete tra tutti gli operatori e una piattaforma a supporto delle amministrazioni, per indirizzare la programmazione e gli investimenti e accrescere la consapevolezza del valore di parchi, giardini, aree verdi, pubbliche e private.

Il ragionamento parte dai numeri: gli alberi sono i migliori alleati della salute dell’uomo e del pianeta, in grado di limitare l’aumento della CO2. Ogni albero, producendo in media 25 litri di ossigeno al giorno, assicura all’uomo il fabbisogno giornaliero di oltre 400 litri. Una pianta adulta è in grado di assorbire ogni anno dai 20 ai 50 kg di anidride carbonica e di catturare dai 150 ai 250 g di polveri sottili. Un ettaro di piante elimina circa 20 kg di polveri e smog in un anno: in una città come Milano con 1.700 ettari di verde, ciò significa catturare dall’aria 30 tonnellate di polveri sottili, con la sensibile riduzione delle patologie cardio-respiratorie, oncologiche ed allergiche.

Gli alberi, insomma, contribuiscono al benessere psico-fisico dell’uomo. Secondo una ricerca i maggiori problemi di stress, ansia e depressione colpiscono le persone che vivono in zone prive di adeguati spazi verdi. «È proprio sul verde delle nostre città, nelle quali vive oltre l’80% della popolazione italiana, che si gioca una partita fondamentale verso una reale ed autentica transizione ecologica. Il Pnrr destina ingenti risorse agli investimenti urbani per ripensare le nostre città. Città più verdi, belle e intelligenti che possano aiutarci a fronteggiare le sfide del nostro tempo: dall’inquinamento al cambiamento climatico, dal dissesto idrogeologico alla salvaguardia della biodiversità, per la difesa globale della salute della persona e del pianeta», dichiarano gli estensori della ricerca.

«Invitiamo a riflettere – afferma la presidente di Assoverde, Rosi Sgaravatti – quanto sia necessario investire nel verde. Metà della popolazione mondiale risiede in contesti urbani e tutelare la salute è un diritto di tutti». «È diventata evidente – sottolinea il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – la necessità di dare un nuovo volto e una nuova dimensione alle nostre città. Il settore del verde in Italia è vitale e strategico».

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