Parchi, le aree protette fanno bene all'economia

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Le aree protette aiutano a generare ricchezza nelle comunità locali. A dirlo è uno studio dell’Università di Bologna realizzato su tre Parchi nazionali: quello Tosco-Emiliano, quello dell’Alta Murgia e quello dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese. Il lavoro è stato presentato durante il convegno “La foresta ha bisogno della gestione dell’uomo?”, e che ha presentato il modello di sviluppo del parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Secondo quanto illustrato da Matteo Zavalloni, del Distal (il Dipartimento di scienze agricole e alimentari) dell’ateneo bolognese, vivere un parco fa bene: aumenta il reddito pro capite del Comune da un minimo di 400 euro a un massimo di 760 euro.

«Si vede chiaramente che il parco nazionale ha impatti sul reddito, diventa un attrattore di sviluppo economico», spiega lo studioso. L’incontro organizzato dal Gufi (il Gruppo unitario delle foreste italiane) è stato anche centrale per analizzare il ruolo dell’ecosistema forestale. Il biologo naturalista Edward O. Wilson, che coniò il termine biodiversità, propose di lasciare il 50% della Terra all’evoluzione naturale. Ma la strategia europea per il 2030 prevede di sottoporre a regime di tutela stretta solo il 30% dei territori dell’Unione.

«È un obiettivo di gran lunga superiore a quello italiano, di circa il 10%. In Germania, fautori del bosco ordinato ‘come a un esercito pronto per la battaglia’, ora hanno capito l’importanza dell’evoluzione naturale e hanno previsto di escludere interventi su almeno il 15% delle foreste», spiega Alessandro Bottacci, direttore del parco nazionale Foreste Casentinesi. Tra i punti che ha lanciato, e che ha posto all’attenzione dei tecnici presenti all’incontro, quelli di ampliare e approfondire le conoscenze sui processi naturali che guidano gli ecosistemi forestali, aumentare il numero e la superficie delle Riserve naturali integrali e «incentivare i privati ad adottare sistemi di governo più vicini alla natura e sviluppare progetti di restauro forestale».

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