Paolo Cevoli e Forlì in attesa del suo "manuale"

«Il pubblico ha bisogno di sorridere, di ridere e anche di tornare a fare comunità a teatro e al cinema».

Paolo Cevoli, con modestia, racconta così il “tutto esaurito” per il suo spettacolo “Show” di stasera all’Arena San Domenico di Forlì (ore 21.15). Tanto che, per non scontentare il pubblico del popolare comico di Riccione, gli organizzatori di Accademia Perduta/Romagna Teatri hanno inventato una seconda data forlivese per “Show”, il 17 luglio prossimo, sempre all’Arena San Domenico.

“Show” nasce in qualche modo dalla pandemia e dal periodo di isolamento, così come il nuovo libro di Cevoli, “Manuale di marketing romagnolo” che verrà presentato al pubblico il 10 giugno prossimo. «Il periodo di inattività in fondo è stato anche produttivo – racconta infatti Cevoli – perché comunque ho realizzato video e sketch per rimanere sempre in contatto con il pubblico e regalare alle persone qualche sorriso anche in mesi di incertezza e di timore. Anche il libro e il suo titolo sono venuti durante il periodo di inattività forzata: il “Manuale di marketing romagnolo” è infatti soprattutto un manuale di vita un po’ buffo, che mette insieme le mie due anime. Per questo, alla fine, quell’esperienza è stata anche positiva, a livello professionale. Però non vedevo l’ora di tornare sul palco! Per un animale da palcoscenico come sono io, è stata dura non vedere le persone, non sentirne per mesi le risate e le reazioni. Gli ultimi spettacoli infatti sono stati a Merano e a Bagnacavallo a ottobre, e poi, per noi, si è chiuso tutto!».

Lo show è incentrato non solo sui suoi ricordi professionali, ma anche di vita.

«Sì, parto proprio dal Paolo bambino, a Riccione, con la sua famiglia di albergatori, e una strada che in qualche modo sembrava segnata. Poi, il destino è buffo e sembra quasi che mi abbia predestinato a calcare la scena. Ci sono dei responsabili, è vero, Gino e Michele che mi hanno letteralmente scaraventato sul palco, ma da quel 2002, dall’esperienza di “Zelig”, il palcoscenico non l’ho lasciato più».

Lo racconta nello spettacolo?

«E anche nel libro, naturalmente a modo mio, con tutti quei personaggi, quelle situazioni, gli episodi… che osservo e che vivo nella vita quotidiana».

Lei alla scrittura era già approdato, però, per esempio con “La penultima cena”, o “Mare mosso. Bandiera rossa. Ferragosto a Roncofritto”.

«In realtà, prima di allora non avevo mai scritto in vita mia, e invece ho scoperto che scrivere mi piace molto, e che mi piace soprattutto raccontare delle storie, con una loro comicità che nasce sempre dalla realtà e dalla sua osservazione».

Allora avrà molti bei ricordi di quasi vent’anni di questa professione.

«Ci sono stati tanti momenti importanti, ma fra le cose più belle certamente c’è il film “Soldato semplice” del 2005. Però, sia nel libro che in “Show” è di me che parlo, ancora più che di una carriera».

A giorni sarà presentato anche un secondo video in cui lei è testimonial della sua regione, come lo è stato l’anno scorso con “In Romagna con il sorriso”.

«Ma questa volta “La diritta via”, che uscirà sul web il prossimo giovedì, sarà una presentazione di tutta l’Emilia Romagna. Si tratterà di un video del tutto diverso da quello del 2020, sempre basato però sulla narrazione di una terra e di persone che mi sono care, partendo da uno sguardo positivo sulla realtà, e dallo stupore, la gioia e la gratitudine di essere anche noi parte di questa realtà».

Biglietti: 25 euro. Prenotazioni: teatrodiegofabbri@accademiaperduta.it; 0543 26355.

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