Paola Sabbatani canta di "Libertà e malinconia"

Il 900 Fest organizzato a Forlì dalla Fondazione Lewin si presenta quest’anno in maniera inusuale, con un concerto che terrà questa sera 27 agosto(ore 21) Paola Sabbatani, che è anche autrice dei testi e delle musiche dei brani in programma. La accompagna un gruppo con cui la cantante collabora da anni: Roberto Bartoli (contrabbasso), Tiziano Negrello (contrabbasso e percussioni) e il chitarrista Daniele Santimone che firma gli arrangiamenti. La performance, originariamente prevista all’Arena San Domenico, si svolgerà alla Sala San Luigi di via L. Nanni 8 a Forlì, a causa delle avverse previsioni meteo.

Paola Sabbatani canta di *Libertà e malinconia*: del grande privilegio rappresentato dalla possibilità di disporre di noi stessi, e quindi anche del cammino faticoso della libertà, che comporta sogni e bellezza, ma anche errori e disillusioni. Ciò nonostante, afferma la cantante, «la libertà è un valore da difendere sempre, con impegno. Anche se, e qui sta il grande paradosso, a volte nasce in noi il desiderio di un recinto, che ci limiti e ci protegga, evitandoci il rischio della scelta». La strada di Paola Sabbatani ha incrociato quella di Fondazione Lewin, che dal 27 al 30 ottobre propone a Forlì l’edizione 2021 del suo festival dedicato al ’900. «Saranno molti i temi messi al centro del dibattito – spiega Rosanna Ambrogetti, presidente della Lewin – anche per poter ricominciare a tessere i ragionamenti e le suggestioni parzialmente interrotti dalle limitazioni del 2020». Il titolo di quest’anno, “Democrazia! Il centro e la periferia. La comunità democratica e l’azione politica. Il ritorno dello Stato” è infatti esso stesso una sintesi delle tematiche che verranno affrontate. «Torneremo a parlare anche di quel “community organizing” che avrebbe costituito una delle priorità del progetto 2020 – riprende Ambrogetti –. Inoltre, prendendo lo spunto da un libretto del 1971 di Michael Walzer, “Azione politica. Guida pratica per il cambiamento” oggi ripubblicato, faremo il punto insieme all’autore su cosa ha prodotto la pandemia anche in termini politici. Quanto stiamo vivendo ispirerà del resto anche il dibattito sul ritorno dello Stato, e sulla possibilità e le modalità di ripensare il rapporto fra pubblico e privato». Il concerto è a ingresso libero.

Prenotazione: 0543 36698; 339 1135921 339 6523470


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