Pandemia: partita anche a Cesena la caccia alla "variante Delta"

Cesena

In Emilia-Romagna è iniziata l’operazione di sequenziamento su tutti i nuovi casi positivi di Covid-19: l’unica utile a individuare eventuali varianti presenti.
I contagi ora sono bassi ed il numero dei nuovi infetti permettere di eseguire “globalmente” questa operazione. La caccia è aperta in particolar modo alla temuta variante “Delta”: isolata per la prima volta in India e già protagonista assoluta dei nuovi contagi massicci in Inghilterra. Si teme possa diventare il maggior fattore di rischio in tutta Europa (Italia compresa) a partire dall’autunno.
Tra le varianti ad oggi isolate nel mondo quella che più ha destato preoccupazione è la variante Alfa (la cosiddetta “Inglese”) trovata in Inghilterra a dicembre e diffusasi nel mondo intero nel giro di pochi mesi. Ora la variante Alfa, nel giro di qualche tempo, sarà un lontano ricordo. A prendere il suo posto sarà la Delta. Il perché è presto detto: secondo gli studi epidemiologici effettuati proprio in Inghilterra, la variante Delta sembrerebbe essere più contagiosa della Alfa almeno del 40-50%. Un virus dunque che si sta evolvendo verso una contagiosità massima. Anche se i vaccini rispondono molto bene pure alla variante Delta, essendo l’immunità di gregge ancora lontana la Delta è considerata il pericolo pubblico numero uno da monitorare.
Di qui la decisione di sequenziare su scala regionale i circa 400 tamponi positivi che caratterizzano il periodo attuale. Operazione che naturalmente coinvolgerà anche il Laboratorio unico di Pievesestina dell’Ausl Romagna.
«Abbiamo sempre fatto una attività di sequenziamento settimanale “casuale” sui casi positivi - spiega l’assessore regionale Raffaele Donini - secondo quanto previsto dalle indicazioni dell’Istituto superiore di sanità. Adesso visto anche il numero ridotto di nuovi contagiati giornalieri, il sequenziamento viene incrementato e fatto su tutti i nuovi casi positivi registrati».
Rispetto alla variante Delta, l’assessore sottolinea come «Sarà possibile fare una valutazione sul suo reale impatto dalla prossima settimana, dopo avere valutato almeno 7 giorni di dati».
A Cesena, stando agli ultimi dati aggregati disponibili, si lavorerà su un numero di poco superiore ai 100 tamponi positivi a settimana (lo 0.9% del totale di tamponi eseguiti in Romagna); ed in un contesto epidemiologico in cui la copertura vaccinale per i grandi anziani è superiore al 90% mentre quella per i giovani e giovanissimi (under 30) oscilla tra il 18% e l’1%, contando soprattutto che quasi tutta questa fascia deve ancora quantomeno ricevere la seconda dose.

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