Pandemia: cesenate morto a Johannesburg

C’è una nuova vittima cesenate legata alla pandemia da Coronavirus. È morto lontano dall’Italia: a Johannesburg, in Sud Africa. Città dove si era trasferito da qualche tempo assieme alla sua compagna, infettata dal virus e nel frattempo guarita.
G.P.O. avrebbe compiuto 65 anni il prossimo settembre. Ora la principale difficoltà dei famigliari è di permettere alle sue spoglie di rientrare in Romagna ed a Cesena.
«Stano seguendo la situazione i suoi figli - spiega un fratello - ma attendiamo in particolare istruzioni da parte della sua compagna che è la. Da quello che abbiamo capito la situazione pare essere precipitata nel giro di 5 giorni di ospedalizzazione. Ad ora non abbiamo in mano nemmeno referti o cartelle cliniche che ci facciano capire quanto il coronavirus abbia inciso sulla situazione. Di certo le regole per il rientro delle salme dal Sudafrica sono stringenti in questa fase pandemica. Non sappiamo quando tornerà. Posso però dire che non stiamo preventivando funerali in Romagna».
Il 64enne era noto per aver portato a vanti a lungo in passato una attività di carrozzeria in proprio. Si dedicava alla riparazione, con particolare strumentazione che portava sempre con sé, dei veicoli danneggiati dalla grandine. Negli ultimi tempi aveva aperto un’impresa nel ramo dei compro oro. Con sedi anche a Cervia e Forlì. La pandemia in Sudafrica ora morde al punto che ci sono file interminabili per avere accesso alla cremazione. L’unico modo per poter viaggiare verso l’Italia per la salma del cesenate è essere prima incenerita. Per spiegare quanto le infezioni da coronavirus stiano viaggiando ora in Sudafrica basti dire che tra le vittime c’è stato anche il sindaco di Johannesburg: Geoff Makhubo, morto a 53 anni. Si è ammalato prima che nel Paese si aprissero le vaccinazioni per gli under 60. Il Sudafrica è nel pieno della 3ª ondata: in questo momento c'è una media di 300 morti al giorno. Decessi quadruplicati in un mese.