Palestra di San Piero, rifinanziato il progetto avviato nel 2017

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Per la riqualificazione della palestra scolastica del Comune di Bagno di Romagna si apre una prospettiva di definizione, dopo che l’intervento avviato nel 2017 è stato oggetto di varie vicissitudini e ritardi, sfociati in una causa giudiziaria con l’impresa aggiudicatrice dell’appalto.

A dare un aggiornamento sulla situazione è il sindaco Marco Baccini, il quale ha comunicato che attualmente il progetto risulta completamente finanziato e si stanno avviando le procedure per un nuovo appalto. «Presumibilmente – dichiara Marco Baccini – riteniamo che il 2022 possa essere l’anno in cui la vicenda sfortunata di questo appalto possa trovare fine. Il progetto prevede il recupero, la manutenzione, messa in sicurezza e il miglioramento della accessibilità della palestra, per un importo originario di 1.019.000 euro, finanziato con 560.000 tramite un contributo europeo. Dopo l’espletamento della gara d’appalto, la consegna del cantiere alla ditta aggiudicatrice è avvenuto il 26 luglio 2018 e l’ultimazione delle opere prevista per il 25 gennaio 2019. Come previsto dalla legge, il Comune ha provveduto a liquidare l’acconto del 20% pari a 93.828,84 euro oltre Iva al 10% per complessivi 103.211,73. A marzo 2019, tuttavia, abbiamo contestato all’impresa una serie di gravi inadempimenti sulla base dei quali abbiamo risolto il contratto. Ne è scaturita una causa avanti al Tribunale di Forlì ancora oggi in essere. Intanto, abbiamo escusso la fideiussione rilasciata dall’impresa per l’importo di 94.211 euro a garanzia dell’acconto e abbiamo attivato la procedura per escutere anche l’ulteriore garanzia pari a 120.664 euro. Tornando al cantiere, a fine 2019, con la causa in corso e in considerazione del consistente lasso di tempo intercorso dall’approvazione del primo progetto esecutivo (anno 2017), è stato necessario aggiornare i computi metrici estimativi in ragione delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni medio tempore approvate e a integrare il progetto esecutivo tenendo conto sia di quanto sopra che dei (pochi) lavori effettuati. A seguito di queste novità e dell’aumento dei prezzi intervenuto, il costo del progetto è aumentato a 1.259.000 euro. Parallelamente, il Comune ha dovuto rinunciare al contributo europeo per 560.000 euro, in quanto questo era vincolato al rispetto del termine di ultimazione delle opere del 15 ottobre 2021, ciò che non era pragmaticamente possibile rispettare. La rinuncia è stata decisa per evitare di mettere l’ente nella situazione di dover far fronte ad un debito non previsto in bilancio. Abbiamo quindi sostituito questo ammanco con un mutuo a tasso 0, contrattato con il Credito Sportivo Statale. Intanto, nell’ambito della causa giudiziaria in atto contro la ditta aggiudicatrice del primo appalto abbiamo avanzato richieste di risarcimento per 254.000 euro, connesse all’aumento del costo del progetto e alle spese nel frattempo sostenute per permettere agli studenti di fruire della palestra della Body Art, che ora integreremo anche con la perdita del contributo europeo di 560.000 euro».

Conclude il sindaco: «Siamo consapevoli del disagio che le vicissitudini incontrate hanno causato alla nostra comunità e ai nostri studenti, nonché alle associazioni sportive locali, ma ci stiamo adoperando per risolvere concretamente il problema, che vede la nostra palestra inagibile dal 2013 e che da quel momento rappresenta anche un elemento di degrado per i residenti e per tutti i cittadini. Auspichiamo nel frattempo che la revisione del Codice degli Appalti venga affrontata con il massimo pragmatismo possibile dalle forze di Governo, al fine di rivedere totalmente una normativa che ha causato il proliferare di burocrazia e vincoli, che si sono tradotti in diffusi problemi di realizzazione di opere pubbliche».

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