Pale eoliche, summit a Ravenna con il colosso cinese che vuole investire

Ravenna

RAVENNA. Due investitori di importanza internazionale sono stati ricevuti ieri a Palazzo Merlato per sondare la possibilità di portare la produzione di pale eoliche nel porto di Ravenna: Mingyang ed Eta Blades. L’incontro, definito «interlocutorio e informale» e facilitato da Qint’x e Saipem, ha però portato a Ravenna il vicepresidente di uno dei primi cinque player mondiali del settore e primo nel mercato cinese: Larry Wang di Mingyang. E per Eta Blades, leader italiano nella progettazione, sviluppo e produzione di pale eoliche, c’era l’amministratore delegato, Carlo Durante.
A Palazzo Merlato, ricevuti dal sindaco Michele De Pascale, non c'erano però solo l’amministratore delegato e fondatore di Qint’x, Alberto Bernabini, e una rappresentanza di Saipem, capeggiata dal Renewable and Green Technologies Product Manager, Francesco Balestrino. In Municipio a Ravenna infatti erano presenti rappresentanti di Autorità di sistema portuale, Sapir, Rosetti Marino spa e Fratelli Righini.
Progetto nato da tempo
Con il progressivo concretizzarsi del progetto Agnes (promosso da Qint’x che ha trovato come partner Saipem) già da tempo si iniziava a parlare di un trasferimento in Romagna, ed in particolare a Ravenna, di una produzione di pale eoliche o almeno di loro componenti. Il campo eolico che costituisce il fulcro dell’hub energetico che si estenderà dal Ravennate (nella gran parte) fino al Riminese rappresenta, da solo, una fornitura di ben 75 turbine. E già nei mesi scorsi Alberto Bernabini, Ad di Qint’x, aveva rivelato che il colosso Mingyang aveva espresso l’interesse, qualora in Adriatico si fossero firmati contratti per almeno un gigawatt, di portare una fabbrica di costruzione di pale eoliche a Ravenna.
Il progetto Agnes ne rappresenta da solo più di 0,7 giga e il tentativo dichiarato è quello, dopo la Romagna, di candidarsi a costituirne altri due, a Porto Tolle e a Fano (sede, peraltro, di Eta Blades, ndr). Questa possibilità era stata evidenziata dal fondatore della società ravennate Qint’x nell'agosto scorso, all’indomani dell’attribuzione col dl Fondone di 70 milioni al progetto al largo delle coste romagnole.
Prospettiva più concreta
Ora la prospettiva si fa oggettivamente più concreta dopo che ieri i top manager di due gruppi di fama mondiale si sono sostanzialmente candidati a portare a Ravenna uno stabilimento: «Certamente da parte di Larry Wang c’è stato un interesse chiaramente manifestato – spiega l’amministratore delegato di Rosetti, Oscar Guerra, presente all’incontro –. Stanno cercando un porto in cui stabilire un loro polo nel Mediterraneo. E fra le città che prendono in considerazione, Ravenna ha il pregio di avere il progetto Agnes in evoluzione, oltre a un indotto industriale importante e delle facilities che agevolerebbero qui un insediamento».
De Pascale ha, nell’incontro, presentato il porto di Ravenna «perché entrambi i referenti, di Mingyang ed Eta Blades, si sono dichiarati interessati a portare investimenti – prosegue Guerra –, consci peraltro del progetto Hub che è in divenire e del terreno “fertile” dato dalla presenza del distretto dell’offshore, di cui entrambi erano molto consapevoli. Anche lo stesso Larry Wang, che in passato ha lavorato su quel settore».
Mentre si discuteva dei passaggi relativi al permitting, è emerso il genere di esigenza sull'area da individuare: «Il tipo di business impone, come nel nostro caso – conclude Oscar Guerra –, di caricare oggetti molto grandi. Servono aree di cantiere, con l'idea di trasformarle in uno stabilimento. Con l'impronta iniziale che pare quella di costruire nella nuova sede i rotori, comprendendo sia la cella che la parte costituita dal palo».

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