Pale eoliche in mare, da Comacchio critiche al progetto

Ravenna

Il parco eolico offshore al largo della cosa ravennate non piace a tutti. Dalla vicina Comacchio le 56 turbine previste nel progetto che vede in prima linea la Saipem con Agnes e Qint’x, per garantire una potenza di 450 MW, sale l’inquietudine. A preoccupare il gruppo “Per Fare”, lista di minoranza del comune comacchiese è il rischio che l’orizzonte del litorale venga deturpato dalle pale.

«Al largo di Marina di Ravenna, a due passi da noi, potrebbero arrivare 56 pale eoliche di altezza sembra di 100 metri tra le 8 e le 12 miglia nel bel mezzo del mare Adriatico - introduce il grido d’allarme dei vicini di casa -. Questi grandi mulini a vento saranno visibili anche (o soprattutto) dai nostri Lidi, forse stravolgendo il paesaggio, la visuale del nostro mare».

«Inquinamento visivo»

Continuano i consiglieri: «Certamente quello dell’inquinamento visivo a danno degli scenari paesaggistici, le possibili interferenze con la pesca, oltre alla presenza di zone naturali protette (il sic Marino Adriatico appena istituto), sono temi che anche il silente (e ormai assopito) Comune di Comacchio deve prendere in considerazione». Poi la provocazione al sindaco comacchiese Pierluigi Negri, eletto come candidato del Centrodestra: «Al momento la posizione del sindaco Negri e della nuova amministrazione è come su altri temi “non pervenuta”, pur interessando lo skyline del nostro mare, libero, a differenza di quello ravennate, da piattaforme e “ostacoli” visivi”».

La provocazione

Non solo, «benefici pari a zero per il Comune di Comacchio, come già avvenuto per le estrazioni di metano che hanno giovato alla subsidenza di mare e costa di cui ora ci si lamenta. Benefici, tanti, in termini di creazione di energia pulita. Il progetto è in itinere già da diverse settimane, ma a Comacchio il silenzio è assordante. Ok a meno trivelle, ok alle energie rinnovabili, e crediamo che l’eolico sia in assoluto l’energia “più pulita”». Tuttavia, conclude l’attacco del gruppo politico, sebbene «la svolta green» sia «necessaria», «vogliamo capire tutti gli impatti annessi».

Et voilà il sasso è lanciato in quello “stagno” condiviso da Ravenna e Comacchio che è l’alto Adriatico. Così i rappresentanti della lista annunciano un atto consiliare per sapere «quello che pensa il sindaco» e annunciano azioni per appurare il sentimento dei cittadini di Comacchio e degli operatori turistici di categoria.

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