Palazzina esplosa a Ravenna: una consulenza per chiarire le cause

Palazzina esplosa e cantiere rimangono sotto sequestro. E così resteranno almeno fino a quando un ingegnere nominato dalla Procura non chiarirà le cause della deflagrazione avvenuta martedì in via Calatafimi, che ha fatto saltare due dei tre piani dell’edificio. È questo il nuovo sviluppo delle indagini che per il momento vedono impegnati gli agenti della Squadra mobile insieme alla Medicina del lavoro. Ieri l’incarico per la consulenza tecnica è stato conferito all’ingegner Carlo Dall’Oppio, specialista in materia di incendi; dovrà approfondire gli accertamenti in merito alla natura dell’esplosione, stabilendo cause e punto d’innesco.

Le indagini

Per il momento il fascicolo aperto dal sostituto procuratore Angela Scorza con l’ipotesi di disastro colposo è a carico di ignoti. Non è però escluso che i primi avvisi di garanzia partano proprio alla luce degli accertamenti svolti dal consulente. Parallelamente gli inquirenti hanno anche sentito in qualità di persone informate sui fatti i vari responsabili della struttura, dagli operai dell’impresa edile che si trovavano al lavoro per ristrutturare l’edificio, fino al proprietario stesso dell’immobile. E proprio su quest’ultimo, una volta rimossi i sigilli, ricadrà l’onere di mettere in sicurezza sia il cantiere che la struttura danneggiata. Si tratta di una richiesta specifica presentata dai vigili del fuoco, per il momento bypassata dal sequestro disposto dalla Procura; una volta conclusa la consulenza, però, è lecito pensare che l’edificio torni nella disponibilità della proprietà, la quale avrà a quel punto l’obbligo di garantire l’incolumità pubblica con gli interventi indicati da uno specifico tecnico inviato dal Comune, come per esempio il posizionamento di transenne o la rimozione di oggetti pericolanti.

Tragedia sfiorata

Martedì erano le 14 circa quando in via Calatafimi il boato ha rotto il silenzio. All’interno dell’edificio, nell’appartamento al terzo piano, c’era una signora ultranovantenne allettata, che è stata soccorsa insieme alla badante che la assisteva, grazie all’intervento dei vigili del fuoco. Con l’aiuto dell’autoscala, il personale medico e gli uomini del 115 sono riusciti a portare fuori in barella l’anziana, affidandola (fortunatamente incolume) agli accertamenti dei sanitari. Praticamente distrutti i primi due piani dell’edificio in corso di ristrutturazione; un miracolo che i detriti proiettati fino all’altro lato della strada, non abbiano colpito qualche passante. Stando a quanto riferito dagli operai nell’immediatezza dei fatti, erano alcuni giorni che in zona si sentiva un forte odore di gas.

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