"Ospitalità romagnola" per chi contribuirà a sistemare il sentiero di San Vicinio nella parti franate

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«Sono stati in tantissimi gli amanti del trekking e del percorso di San Vicinio che ci hanno dimostrato in questi giorni tutta la loro vicinanza. Presto riprenderemo le attività. E tutti gli appassionati che lo vorranno potranno trasformarsi in angeli del fango ed aiutare a far tornare il Cammino più bello di prima».
L’associazione “Il Cammino di San Vicinio” propone l’ospitalità romagnola ai futuri angeli del fango che arriveranno in Romagna per ripartire con il trekking, nonostante l’alluvione e le frane che hanno interessato parte del territorio attraversato dal tracciato. «Ci preme ringraziare i numerosi pellegrini e cicloturisti che hanno percorso il cammino e la ciclovia - dice la presidente Cristina Santucci - e che in queste settimane hanno chiesto di noi, delle nostre condizioni e di quelle di questo pezzo di Appennino che loro hanno conosciuto. È stato per noi un caloroso gesto di vicinanza che ci incoraggia a ripartire da subito».
Il Cammino si sviluppa per circa i due terzi in Romagna. In questo momento alcune tappe sono interessate da deviazione e interruzioni. Anche la ciclovia ha alcune strade interdette alla circolazione per agevolare le operazioni di ripristino da frane e smottamenti. «Non ci perdiamo d’animo - assicura la presidente - e appena ci sarà la possibilità di circolare liberamente, apporremo la segnaletica delle varianti. Lo faremo con il nostro logo modificato con il cuore per rendere i tracciati percorribili. E questo in attesa di ritornare, quando tutto sarà risolto, sul tracciato originale».
Il logo del Cammino è stato integrato con un cuore giallo rosso, i colori della bandiera della Romagna, per testimoniare l’orgoglio e la volontà di ripartire subito, nonostante il momento difficile, con il territorio ferito da eventi atmosferici eccezionali.
Ecco la nuova proposta. «Per poter percorrere da subito e in sicurezza il Cammino, vi accompagniamo noi - assicura la presidente - Con le guide Gae che collaborano con noi da anni abbiamo organizzato due trekking di tre giorni ciascuno. Posteremo questi avvisi sui nostri canali social Facebook e Instagram».
Infine il via a una campagna ad hoc, dedicata agli angeli del fango. «A loro - conclude la Santucci - offriremo una vacanza attiva. Lo faremo appena riusciremo a individuare tratti di percorso dove poter intervenire direttamente. In questo modo vorremmo ringraziarli per l’impegno profuso nel ripulire le nostre città. Vorremmo anche chiedere loro il medesimo supporto per la collina. Li inviteremo nei territori attraversati dal Cammino. In cambio offriamo la nostra ospitalità romagnola».

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