Sono arrivati a quota quindici gli interventi effettuati, in un mese, dalle equipe chirurgiche dell’ospedale imolese con il nuovo robot “Da Vinci”. La super tecnologia, arrivata grazie alla decisione della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola di finanziarne il noleggio – circa 600mila euro di spesa per il solo canone triennale – sta dimostrando tutta la sua efficacia operativa. Di questi dodici sono stati interventi di chirurgia generale (soprattutto su colon-retto e su stomaco) e tre legati a operazioni di prostatectomia totale. Nella prossima settimana, poi, sono già in programma altri due interventi urologici e l’inizio della collaborazione, a partire dal 16 febbraio, con l’Unità chirurgica urologica del Sant’Orsola-Malpighi di Bologna.
Nuovo primario in arrivo
Entusiasmo e soddisfazione, per una performance chirurgica che potrebbe arrivare, se i ritmi si mantengono su questo livello, a quota 150 interventi effettuati nel primo anno, viene espressa dal direttore generale dell’Ausl imolese, Andrea Rossi. «L’arrivo del robot – conferma – è un’opportunità straordinaria resa possibile da un gioco di squadra tra Fondazione, Ausl e istituzioni pubbliche, con il Comune in prima linea. Un valore per l’intera comunità che allarga il prestigio e l’efficienza performativa della struttura anche grazie all’arrivo di professionisti, come il nuovo primario di Ginecologia e Ostetricia, il dottor Stefano Tamburro che inizierà il 1° marzo, che è anche specializzato in chirurgia robotica».
Prospettive future
Riduzione delle liste di attesa, qualificazione ulteriore della minima invasività chirurgica, migliore e più veloce recupero, anche grazie alle minori complicazioni post operatorie, sono alcuni dei benefici che la chirurgia generale, urologica e poi, un po’ più avanti per quanto concerne l’ospedale imolese, anche quella ginecologica, ottengono grazie all’utilizzo della robotica in sala operatoria. Lo confermano anche Emilio Emili e Michele Masetti, rispettivamente direttore dipartimento Chirurgico e Urologia e direttore unità operativa di Chirurgia generale che sottolineano come «l’utilizzo è partito bene e questo deve rappresentare non solo un punto di partenza e un cambiamento epocale per Imola, ma per l’offerta sanitaria di tutta l’area metropolitana».
Infine anche il sindaco Marco Panieri commenta soddisfatto come «il robot qualifica ulteriormente la nostra Ausl e ci dà l’opportunità di essere più efficienti ed efficaci nell’erogazione dei servizi, in una logica di collaborazione e gioco di squadra».