Ortofrutta, la Romagna studia il modello Spagna

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Una prima trasferta di gruppo oltralpe per confrontarsi de visu con il mercato internazionale e trarre spunti di riflessione e crescita a vantaggio dell’intero territorio. Nel suo percorso di formazione e di conoscenza delle realtà dei mercati ortofrutticoli esteri, il Centro Agro Alimentare Riminese è andato nei giorni scorsi in visita a Madrid e insieme al presidente Gianni Indino nella capitale spagnola c’erano appunto i dirigenti del CAB di Bologna, del CAL di Parma e del FOR di Cesena, oltre che gli amici di FedAgro, per quella che a tutti gli effetti è stata appunto la prima uscita ufficiale della nuova Rete di imprese “Emilia Romagna Mercati” aderente alla rete ItalMercati.

A Fruit Attraction per aprirsi al mondo

«Abbiamo avviato un attento esame della situazione negli altri Paesi per ricavarne un’esperienza comparativa e per valutare le buone pratiche da poter adottare anche in Italia. Abbiamo quindi colto l’occasione della fiera di settore Fruit Attraction per visitare anche il mercato ortofrutticolo generale della capitale spagnola» spiega Indino, proseguendo: «Fruit Attraction è una fiera completamente diversa da Fruit Logistica di Berlino e dalla nostra Macfrut. Berlino è più completa, più frequentata sia da buyer che dagli espositori, ma Madrid quest’anno ha mostrato di essere una fiera in crescita, dando segnali di speranza a tutto il settore fieristico europeo e ripartendo con il piede giusto dopo il blocco dovuto alla pandemia. Niente a che vedere con il passato, ma c’è stata comunque una buona affluenza. I prodotti ortofrutticoli che abbiamo visto in fiera a Madrid sono paragonabili a quelli italiani, ma per il settore orticolo, così come per la frutta mediterranea, posso dire senza temere di essere smentito che l’offerta italiana è superiore. Fruit Attraction ha però presentato un colpo d’occhio eccezionale per quel che riguarda la frutta esotica, da vero leader, in un segmento in cui la Spagna la fa da padrone già da alcuni anni. Molto spazio è stato dedicato anche alla logistica e ai macchinari per l’agricoltura e per il packaging, ma su questi segmenti il Macfrut che si è svolto alla Fiera di Rimini lo scorso settembre è stato nettamente superiore».

Il ruolo delle istituzioni

«Per la buona riuscita di questi grandi eventi internazionali non possiamo dimenticare l’importanza delle istituzioni: se Fruit Attraction a Madrid è cresciuta così tanto negli ultimi anni è anche grazie agli investimenti statali della Spagna, che ha accompagnato gli esordi della kermesse invitando buyer da tutto il mondo e favorendone viaggi, soggiorni e dunque presenze. Questa politica ha avuto non solo una buona risposta iniziale, ma ha permesso a Fruit Attraction in pochi anni di poter viaggiare sulle proprie gambe consolidandosi come un’ottima proposta fieristica nel mondo dell’agroalimentare» ancora Indino, che ha attivato anche rapporti importanti: «In questa occasione ho incontrato anche l’ambasciatore italiano in Spagna, Riccardo Guariglia, che non ha lesinato complimenti apprezzando gli stand italiani a Fruit Attraction e congratulandosi con noi per la buona riuscita della promozione dei prodotti agroalimentari italiani in un Paese come la Spagna che, come sappiamo, è uno dei nostri competitor più forti nel settore. Finita la fiera, abbiamo poi visitato il mercato ortofrutticolo generale di Madrid. Un’autentica città nella città, con un servizio di sicurezza e un controllo incessante tanto da farmi quasi sentire nella casa del Grande Fratello. Scherzi a parte, devo ringraziare la grande gentilezza degli operatori spagnoli di MercaMadrid che ci hanno illustrato la mission, le peculiarità e i progetti di quella che è la più grande piattaforma di distribuzione e commercializzazione di alimenti freschi di tutto il Paese».

Spunti di crescita e sviluppo

Il presidente del Caar chiosa quindi con gli elementi di riflessione per un ulteriore sviluppo del Sistema Romagna. «Durante la visita guidata ci siamo resi conto che la struttura ha due anime, una parte nuova tecnologicamente avanzata e una più antica, dove gli spazi però non sono dei più fruibili. Riconosco che l’offerta data dai commercianti di ortofrutta spagnoli è ottima, con punte di eccellenza, frutto di una costante ricerca di nuovi canali di diffusione e commercializzazione dei prodotti che provengono da aziende sparse in tutto il mondo con cui sanno intavolare proficue trattative. MercaMadrid serve tutta la Spagna e insieme al mercato ortofrutticolo di Barcellona, che approvvigiona di prodotti freschi la Catalogna, è il più grande del Paese» premette, entrando quindi nel merito: «Cosa manca a noi per competere con colossi come quelli spagnoli, ma anche francesi e portoghesi? Mancano la visione d’insieme e una politica condivisa, con proposte univoche. Bisogna riconoscere altresì che in questi anni si stanno facendo grandi passi proprio in questa direzione anche in Italia, merito di strutture come la Rete ItalMercati, che sotto la guida del presidente Fabio Massimo Pallottini ha nella sua mission un percorso che ci veda tutti uniti con l’obiettivo di colmare le lacune che ci hanno fatto rimanere indietro sul mercato internazionale creando non poche difficoltà a tutte le componenti. Così come stiamo facendo in Emilia Romagna con la creazione della Rete di Imprese Emilia Romagna Mercati insieme a Bologna, Parma e Cesena». E chiosa: «Questo continuo approfondimento, questa ricerca di confronto con le grandi realtà europee e le informazioni che si acquisiscono sul campo fanno parte del nuovo corso che insieme al Cda ho pensato di fare intraprendere al CAAR. Continueremo queste “education professionali” in Italia e in Europa, per apprendere indicazioni e pratiche utili allo sviluppo del nostro centro agroalimentare e dunque dell’economia di tutto il nostro territorio».

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