Orecchie mozzate a pit bull a Ravenna, scatta la prescrizione

RAVENNA. Secondo l’accusa i tre imputati allevavano e commerciavano cani a cui venivano tagliate le orecchie per puro gusto estetico. A far scattare l’indagine, alla fine del 2011, era stata la veterinaria dell’Ausl di Ravenna che, dopo aver ricevuto la richiesta da parte di un allevatore del ravennate di introdurre due pit bull con orecchie tagliate sul territorio, aveva dato il via a una serie di controlli, scoprendo come in realtà quell’operazione di “conchectomia” non fosse affatto regolare. Dal novembre del 2011, infatti, tagliare orecchie e code ai cani è vietato per legge, a meno che l’operazione non venga eseguita per motivazioni di carattere sanitario certificate da un veterinario autorizzato. La conchectomia a fini estetici equivale infatti a maltrattamento di animali, ossia proprio il reato per il quale i tre allevatori ieri erano a processo davanti al giudice Federica Lipovscek. Tutti e tre gli imputati, tuttavia, verranno prosciolti nella prossima udienza di ottobre per intervenuta prescrizione.

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