Operaio Soilmec morto in Turchia: chiesto il processo per quattro

Cesena

Quattro richieste di rinvio a giudizio per la morte di Marino Iannello, operaio 45enne che ha perso la vita il 23 febbraio 2017 in un cantiere dove lavorava in Turchia, come operaio manutentore della Soilmec, azienda metalmeccanica cesenate della galassia del gruppo Trevi, in aspettativa presso Soilmec Honk Kong. Con l’avviso di fine indagini, il sostituto procuratore Francesca Rago ha chiesto al giudice Giorgio Di Giorgio di mandare a processo Stefano Cordella, Simone Trevisani, Stefano Trevisani e Riccardo Losappio, all’epoca dei fatti con incarichi vari alla Soilmec. L’accusa nei loro confronti è omicidio colposo, mentre la ditta è chiamata in causa per un illecito amministrativo da reato secondo il decreto legislativo 230/2001. L’udienza preliminare è fissata per il 23 aprile.

Marino Iannello era stato chiamato in un cantiere della Trevi Insaat, al porto di Galata presso Istanbul. Quel tragico giorno era intervenuto per rimettere in funzione un macchinario che si era bloccato. Una trivella composta da grandi cavi metallici che all’improvviso si è rimessa in funzione, non si sa se perché mai scollegata o perché azionata dal collega turco che era con lui, e il lavoratore era stato colpito, stritolato da un cavo d’acciaio.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui