Onorificenza a sorpresa per il ricercatore Muller Fabbri

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Un’onorificenza a sorpresa, poiché a non essere a conoscenza di doverla ricevere è stato proprio chi, in apertura dei lavori del consiglio comunale di ieri, si è visto proclamare dal sindaco Gian Luca Zattini “Ambasciatore della città nel mondo”. L’attestato di benemerenza «per gli alti meriti in campo medico-scientifico e il prestigio internazionale portato alla città», è stato consegnato al 49enne medico e ricercatore Muller Fabbri, faentino solo di nascita ma forlivese “doc” che ha accolto con emozione e incredulità un’investitura che, per ammissione di Zattini «non vuole etichettarlo quale “cervello in fuga”, ma come un orgoglio forlivese della cui straordinaria attività scientifica beneficerà tutto il mondo, noi compresi».

Il personaggio

Fabbri, infatti, è docente universitario, pioniere nel campo della ricerca biomolecolare che investiga nuove cure per combattere il cancro e dopo avere lavorato in centri specializzati a Los Angeles e alle Hawaii, è ora direttore associato del “Center for Cancer and Immunity Research” del Children’s National Hospital di Washington.

«Lì sto conducendo una ricerca sulle micro Rna che sta dando risultati interessanti specialmente sui tumori liquidi (linfomi, mielomi, ndr) che colpiscono i bambini – ha spiegato –. Stiamo sviluppando contromessaggi per le cellule immunitarie, capaci di avvisarle che gli ormoni inviati loro dalle cellule tumorali e davanti ai quali loro cessano di combattere, le stanno ingannando».

Parole semplici per concetti complessi, ma in tutte le parole del medico Muller Fabbri è centrale l’omaggio al professor Dino Amadori, «maestro e mentore cui devo tutto e di cui ricordo benissimo ogni colloquio, dal primo all’ultimo avuto un mese prima della sua morte».


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